Gentile donna di 35 anni, credo che sia un disagio che può iniziare ad essere affrontato, come quasi sempre in tali casi, partendo da se stessi. Dobbiamo considerare che, in quanto esseri umani, siamo contenitori e attori sia del "bene" che del "male" (virgolettato per parlare dei due termini in modo molto etensivo). Forse si ha difficoltà ad avere "una visione unica" come lei dice, in quanto siamo figli di una cultura e di una educazione che ci insegna a vivere il "bene" e il "male" come due entità opposte con la tendenza a vivere e percepire il "male" come SOLO qualcosa di negativo e quindi respingerlo, piuttosto che elemento da osservare, capire e trasformare. Non sarà certo d'aiuto concreto ma questo è il mio piccolo suggerimento che sento di darLe. Un saluto