Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Attaccamento alla mamma
Salve,
sono la mamma di un bambino di 3 anni che è molto attaccato a me.
Ha iniziato a frequentare la scuola dell'infanzia, ma ogni mattina sono pianti e urla perché non vuole andare a scuola e vorrebbe rimanere con la mamma. Ha già frequentato il nido e per tutti e due gli anni ogni mattina piangeva al momento del distacco.
Sia le maestre del nido che quelle della scuola dell'infanzia mi rassicurano sul fatto che, una volta arrivato a scuola, dopo pochi minuti smette di piangere e inizia a giocare serenamente per tutta la giornata.
Sono una lavoratrice quindi il bimbo è abituato a stare anche con figure diverse perché la mamma è a lavoro.
Abbiamo iniziato un corso di giocomotricità insieme alla sua amichetta del cuore, ma anche lì metà della lezione l'ha passata piangendo e chiedendo della mamma.
Il modo che il mio bimbo ha di rilassarsi è quello di mettere le mani tra il mio seno. Lui, una volta tornato a casa il pomeriggio o la sera prima di addormentarsi, vorrebbe stare solo in braccio a me con la mano tra il seno. Io cerco di assecondare questa sua necessità di coccole, ma sembra che più coccole riceve più ne voglia.
Sono in attesa di un secondo bambino e non vorrei che suo comportamento venga esacerbato dall'arrivo effettivo del bambino.
C'è qualche comportamento che noi genitori possiamo mettere in atto per rassicurare il bimbo e fargli vivere il più serenamente possibile le sue varie esperienze quotidiane.
In attesa di una cortese risposta porgo
Cordiali saluti
Gentile Sabrina,
Avete già provato a mettere in atto delle strategie lei, papà o voi e le insegnanti?
In questi anni, quando lo portava e lo porta al nido come avviene il vostro allontanamento e distacco? Le è mai capitato in questa situazione o altre di allontanarsi “quasi di nascosto”?
Come è avvenuto l’inserimento graduale al nido se è stato proposto?
Avete già provato a fare “dei giochi” di ricongiungimento e allontanamento a casa?
Quali emozioni lei e papà provate quando vedete vostro figlio piangere o aver paura, in casa, riferito dalle insegnati, ecc.?
In quali situazioni si presenta il problema? Solo al nido o anche con la baby sitter o in altri situazioni? Se in altre situazioni la problematica non è stata osservate avete rinforzato e come quel comportamento?
Qual è il suo pensiero e quello di papà riferito alla protezione, libertà, sicurezza, pericolo?
Le ho posto delle domande per poter capire meglio la difficoltà e proporvi interventi mirati.
Vi consiglio, inoltre, se la problematica è presente da molto tempo di richiedere una consulenza psicologica per valutare in un contesto protetto e senza giudizio la vostra difficoltà e pian piano ritrovare la felicità famigliare a 360°.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa – psicoterapeuta
Svolgo incontri in studio privato a Torino e provincia e consulenze online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino