Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

La figlia del mio compagno

Buonasera vi scrivo in quanto spero possiate aiutarmi. Sto insieme a un uomo separato e con una bambina di quasi 4 anni. Ci siamo fidanzati tre anni fa e conviviamo da due anni. Da otto mesi è nato nostro figlio. La nostra relazione va benissimo lui è un bravissimo padre lavora sodo e non ci fa mancare nulla. Il problema della nostra relazione è sua figlia. Tutti i mercoledì e un weekend alternato è con noi. Io ho dell' astio con la ex moglie che ha sempre fatto di tutto per tornare con il mio compagno e ancora ora con la scusa della bambina non fa altro che mandargli foto e scrivergli di continuo soprattutto quando sa che lui è con me. Il problema più grande è la bambina da quando sono rimasta incinta io, so che è brutto da dire, la odio. Non sopporto la sua presenza ( abbiamo anche comprato casa) e io questa la sento come casa nostra e lei non c'entra a nulla con noi. La sento un estranea sono infastidita che tocca le mie cose salta sul mio divano odio che tocca in giro provo gelosia che sua padre sia attenzioni a lei ho il rifiuto. Mi sto mi sta rovinando la vita. Al solo pensiero che lei deve venire da noi sto male. Prima mi tenevo tutto dentro ora quando suo padre non c'è gli rispondo male la sgrido e gli dico cose brutte che probabilmente lei nemmeno capisce. Lei all età di otto mesi è stata abbandonata dalla madre e l ha tenuta suo padre per un periodo sua madre l ha ripresa ma se n'è sempre fregata della bambina appena può la lascia dove può. Io non so se sfogo tutto il mio odio sulla bambina per l odio che provo verso la madre so solo che non posso continuare a vivere così tutte le volte che c'è lei litigo con il mio compagno perche litigo con sua figlia . Così faccio stare male tutti soprattutto mio figlio. La cosa che mi ha portato di più a odiare la bambina è stato appena ho partorito. Quella sera delle contrazioni avevamo la bambina con noi quando il mio compagno ha chiamato la sua ex per dirgli se poteva tenere la bimba è stato detto che lei era in giro ubriaca che non gliene fregava nulla del mio parto. Non è stato presente per colpa sua e nella mia quarantena eravamo in pieno lookdown e la ex non ha fatto altro che mollarci la bambina io volevo vivere solo la mia famiglia il mio bambino e il mio compagno in tranquillità cosa che con una bambina di tre anni la tranquillità era impensabile. Da una parte vorrei andarmene e non vivere più tutto questo non dover sopportare più la bambina dall' altra parte quella più forte è stare con il mio compagno perché ne sono innamorata persa e dare una vita serena a mio figlio. Ma con questa bambina che è cattiva maleducata non possono più vivere. A volte penso anche di scrivere a sua madre e dirgli le cose come stanno invece di dirgli che la sua bambina è buona per non dover litigare. Ho bisogno del vostro aiuto non so più dove sbattere la testa. Grazie

Gentile Carola,

Come prima cosa auguri per la vostra nascita.

Dal suo racconto sembrerebbero emergere difficoltà soprattutto da parte sua. Forse aspetti della sua vita personale non ancora o non totalmente risolti.

L’amore verso la propria compagna e verso un figlio sono amori paragonabili sotto certi aspetti ma totalmente diversi per altri. Lei da come ha impostato la richiesta mi sembrerebbe che stia "rischiando" di perdere un amore molto importante, quello per il suo uomo. Dal racconto si evince che vi amate e che siete una bella coppia complice e presente nelle vostre vite ma “odiare” come dice lei la figlia può essere una difficoltà importante per il vostro futuro.

La bambina è piccola, deve ancora crescere e dal suo racconto sembrerebbe emergere che la madre biologica sia poco presente sia come tempo passato con la figlia sia come affetto ed amore. Cosa la spinge a non provare ad amarla e farsi amare? Come mai ha “riportato” sulla bimba le problematiche di coppia tra il suo compagno e la sua ex? Come si comportava all’inizio la fanciulla con lei? Cosa le sembra che manchi a lei e alla famiglia quando è presente la figlia del compagno?

Non deve giudicarsi per il suo comportamento o per il giudizio o altro. Se posso consigliarle mi permetto di proporle di richiedere una consulenza individuale dove osservare, poter descrivere e/o esternare la sua rabbia e le emozioni che sta “trattenendo” in questo momento; trovando, insieme, una soluzione a questa sofferenza e rabbia interna che la sta portando non solo a vivere male come persona la sua quotidianità relazionale e lavorativa ma anche a non potersi “godere” totalmente il tempo con suo figlio e la sua famiglia.

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente.

Le auguro di trovare presto la felicità e l'amore che ogni donna, moglie, compagna e mamma si merita.

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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