Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Non so cosa fare!

Salve, sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da 10 anni con il mio ragazzo, che ne ha 28.
Fin da quando l'ho conosciuto, nonostante la sua tenera età, ha sempre avuto una propensione al lavoro che mi ha sempre resa fiera di lui, quasi un modello da seguire per quanto si impegnasse nel suo lavoro. Tanto è vero, che a soli 24 anni, si è preso la responsabilità di aprire una falegnameria tutta sua e prendere con se, suo padre e suo fratello. Ho sempre avuto paura di questa situazione ma allo stesso tempo sarei stata felice di dirgli un giorno "CE L'HAI FATTA DA SOLO" amo vederlo felice, soddisfatto. Ma sto iniziando a pensare che questo enorme amore, sia solo da parte mia. Abbiamo in comune, a parte alcune cose lavorative, in cui cerco di aiutare nonostante abbiamo un lavoro tutto mio, la passione per i viaggi e ne facciamo almeno 4/5 in un anno. Quest'anno, che siamo impossibilitati a partire, ho capire che forse era un modo per scappare da tutto quello che mi sta pesando ora.
La sera non ha mai voglia di venire a casa mia, almeno per stare un pò insieme, finisce sempre tardi a lavoro, il sabato lavora un'intera giornata, quando ci vediamo è preso da pensiero o telefonate, anche nel fine settimana. Io non so più cosa fare, mi sento trasparente, non amata e non riesco ad accettare di non avere attenzioni a soli 24 anni. Lo amo tanto e ne sono sicura ma io non riesco più a subire tutto questo, mai una sorpresa, mai un gesto improvviso, mai una chiamata in cui dica "scendi ho voglia di vederti" o semplicemente "ho 2 panini, a pranzo mi fermo un attimo a mangiare con te".
Possono sembrare cose futili ma non le ho mai ricevuto, tranne che nei primi anni e ormai mi sento troppo spenta, messa da parte. Anche quando gliene parlo, alterna momenti in cui reagisce male a momenti in cui mi chiede anche scusa e mi promette di cambiare ma ovviamente, non succede mai.
Non so quale sia la strada giusta. Sto male.

Gentile Maria,

 lei dice che ne avete parlato e che alcune volte reagisce male mentre altre la comprende. Quando reagisce male cosa chiama in causa per “discolparsi”? Quando invece dice di volerci provare, come si comporta nei giorni seguenti? Lei come reagisce? Fa notare se ci sono dei piccoli cambiamenti o dei piccoli gesti?

Cosa vorrebbe lei dall’amore? Come “sogna” un suo futuro di coppia? Certo donna o uomo perfetti non esistono ma in coppia giovane o adulta ciò che “traina” e alimenta la fiamma è la complicità, è il sentirsi amata, è l’amare, il voler stare insieme, ecc.

Lei come si descriverebbe? Ha fiducia in se stessa? Si ritiene una persona capace di amarsi e di amare?

Potrebbe essere un’idea quella di far vedere lei per prima cosa si aspetterebbe e vedere come potrebbe reagire lui?

Le consiglio se non riuscisse a darsi delle risposte di intraprendere un percorso di psicoterapia per osservare da una prospettiva nuova, i suoi vissuti, le emozioni che prova, rivolgendo attenzione anche a questo suo sentirsi “trasparente”.

Resto disponibile se volesse rispondere in privato alle domande poste o se interessata a una consulenza online.

 Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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