Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Il mio fidanzato fa uso occasionale di cocaina
Buonasera. Vi scrivo per un problema riguardante l'uso occasionale di cocaina da parte del mio fidanzato. Stiamo insieme da tre anni, conviviamo e gia quando l’ho conosciuto faceva uso di cocaina. Nonostante la storia sia andata avanti, questo è sempre stato il problema centrale, che ci ha portato a litigare molto frequentemente e in modo brusco e mi ha reso insicura e paranoica ogni volta che esce con gli amici. Molti anni fa l’uso che ne faceva era smisurato mentre nel periodo in cui abbiamo iniziato a frequentarci si trattava di circa una volta a settimana. Cambiando lavoro e città nell’ultimo anno, la situazione è sembrata migliorare e ora ne fa uso circa una volta ogni due settimane, che per me rimane un grande problema. Io mi sono trasferita nella sua città (all’estero) fidandomi, ingenuamente, delle varie promesse e del fatto che il problema fosse dato da un suo malessere nel non stare nel suo luogo di origine e dal suo lavoro precedente. Ho investito davvero tanto in questa relazione in cui credo 6 giorni a settimana e smetto di farlo quando ne fa uso. I dubbi sono tanti. Ciò che scatena il bisogno è l’alcol (non lo fa mai senza aver bevuto) e come inizia a bere fa la chiamata per ordinarla. Mentre prima lo faceva senza sotterfugi, vista la mia rabbia ogni volta, ha iniziato a nascondermelo e negare puntualmente. Io il più delle volte lo scopro (attraverso mezzi poco etici) e inizia la sfuriata che ci porta per ore o giorni a non parlare finché lui ogni volta si mostra pentito e dispiaciuto e tutto torna normale, come se nulla fosse successo. La sua idea, nonostante ciò, è che io voglia controllarlo per il semplice fatto che cerco di evitare ogni situazione in cui so che finirà col farne uso. Io lo amo, viviamo insieme e quando non fa uso di cocaina stiamo benissimo, è premuroso e mi mostra il suo amore. Il problema è che non vedo un futuro con lui se non riesce a smettere. La sua giustificazione, ovviamente, è che la colpa è da attribuire solo all’alcol e che non si tratta di dipendenza in quanto ogni due settimane.
Sono in crisi da due anni per questa situazione, mi sta veramente svuotando, ne ho abbastanza delle sfuriate e mi sento una stupida a perdonarlo sempre. Sentivo il bisogno di un consiglio di un esperto. Grazie
Gentile Federica,
cosa la porta a "volerlo perdonare da più tempo"? Come mai può aver iniziato a far uso di una sostanza psicoattiva? Ne parlate in modo costruttivo o solo mentre discutete? Da quando va avanti questo uso saltuario?
Lei cosa prova verso il suo compagno? Ho notato la sua ambiguità verso quando "ne fa uso" e quando no. Quando non ne fa uso come si rivolge a lei? Come stareste insieme? Com'è la vostra vita di coppia e sessuale?
Il suo compagno ha bisogno di essere seguito da uno psicologo che si occupa di dipendenze o di rivolgersi al SERT della vostra zona. Una dipendenza non è solo la tempistica e il quantitativo di sostanza, ma anche il "dover farne uso", il fare una scelta che sa che a lei "rammarica", ecc.
Lui riuscirebbe star più giorni o settimane o mesi senza?
Un altro aspetto è valutare, inoltre, per lei una consulenza psicologica dove esser accolta in questa sua difficoltà e in questo momento di dubbio/confusione rivolta al suo futuro. Durante questi colloqui potrebbe sentirsi accolta e ascolta, eventualmente, anche supportata e aiutata verso una nuova o alternativa valutazione di "scelta" futura.
Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino