Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Depressione
Certe volte fissavo il vuoto.
Ho avuto un periodo dove non facevo nulla.
Tutte le mie passioni erano svanite insieme alla mia felicità.
Non ridevo, non praticavo sport, non studiavo, non mi scrivevo con gli amici, uscivo il sabato e mi ubriacavo per dimenticare, per stare bene una\2 ore.
Ero vuoto, non avevo voglia di vivere, litigavo con tanti miei amici, fuori ridevo e dentro casa piangevo.
Sì uscivo, ma quando ero fuori volevo ritornare a casa.
Volevo fare tante cose, volevo diventare ricco, fare i soldi, ma non facevo altro che dormire e giocare al pc.
Ma ero triste, avevo litigato con la mia compagnia di B, mi ero reso conto che ero diverso da tutti gli altri, io pensavo ad altro quando uscivavamo, non volevo veramente stare lì.
Loro non pensavano altro che a ubriacarsi e altro… io pensavo ad altro, a molto altro….. alle vere amicizie mentre loro si tradivano fra di loro e pensavo a fare i soldi mentre loro al massimo pensavano a come comprare una felpa di marca.
Un giorno per questo motivo caddi in depressione, mi rinchiusi in casa a piangere, da un lato la compagnia che eliminavo dalla mia vita e dall’altro il mio migliore amico che mi ha dimenticato, che si è trovato moltissimi altri amici, che si è trovato il migliore amico ….. è molto doloroso tutto questo….
Per non parlare dei miei veri amici….. non riuscivo più ad aprirmi, non parlavo più con nessuno, pensavo solo ai miei due obbiettivi, fare soldi e riconquistare il mio amico.
Ma nulla, nulla di tutto ciò, soffrivo e basta, soffrivo ogni giorno, non ne potevo più,
Ero felice quando ero fuori di me, litigavo con tutti, rifiutavo l’amore ma lo volevo allo stesso momento.
Eppure, non pensavo che la gioventù fosse così dolorosa, troppo dolorosa, credevo che i 17 anni fossero degli anni felici, fossero la parte della vita più spensierata e felice, invece no, è tutto una merda, mi sento solo.
Sono tutti amici quando li guardi, ma appena ti giri sono tutti degli infami.
Ora sono qua, 15\12\2020 e sono al pc a scrivere questa lettera, con le lacrime nelle guance, piango.
Gentile utente,
dal suo scritto emerge un importante blocco emotivo, fisico e psicologico a cui dare particolare attenzione.
Nel periodo in cui ha vissuto la sua depressione iniziale aveva 17 anni? Mi scuso ma non ho colto un passaggio dalla sua descrizione.
Come erano e sono i rapporti coi suoi genitori? Ora cosa fa nella sua vita? Sono presenti degli amici? Vive solo? Cosa ha fatto o provato a fare in questi anni per cercare di tornare a "sorridere"? In alcuni momenti riesce a vedere della speranza nella sua vita? Ha un obiettivo per il suo futuro?
L'obiettivo non so se ce l'abbia o meno e se sia grande o piccolo, bello o brutto però lei sta già chiedendo aiuto, sta cercando di capire come vivere meglio e questo è già un gran passo verso la luce.
Le consiglio di farsi aiutare nel suo cammino, nella conoscenza di se stesso e nella valutazione di un possibile cambiamento da un professionista di sua fiducia.
Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino