Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Mio figlio di tre anni ha problemi all'asilo

Buonasera a tutti.
Siamo due mamme di un bambino si tre anni e mezzo che frequenta l asilo da quando ne aveva due.
All inizio era molto felice di andare a scuola poi man mano comincia a perdere l entusiasmo non ha mai voluto mangiare in mensa né stare in mensa com gli altri bambini che mangiano. Rifiuta il cibo in maniera categorica e non vuole nulla neanche a casa mangia solo cose poco salutari ed al massimo il pane. Poi per problemi di lavoro ho spostato mio figlio in un' altra scuola dove all inizio andava molto volentieri poi man mano sempre meno contento.
Qui mi dicono che mio figlio spinge i bambini da morsi in classe sale sui tavoli...e come al solito non mangia fa fatica a stare seduto a tavola ed in classe in generale.
Per questi comportamenti la scuola privata che pago profumatamente ogni mese mi dice che da gennaio non vogliono più mio figlio in questa scuola non so se possono farlo ma lo destabilizzeranno di nuovo e secondo me sarebbe peggio.
Grazie per il vostro aiuto. Buona serata.

Gentile Valeria, 

come avete avvicinato il bimbo all'asilo? Cosa potrebbe esser cambiato in questo periodo a scuola, a casa, tra di voi? Come è la socializzazione? Lui gioca con altri bambini? Quali tipi di gioca ama fare? Con chi?

Cercate di stargli vicino, di non sgridarlo solamente ma anche spiegare cosa state facendo, perchè state reagendo così, cercate di coccolarlo ma anche capire cosa accade a scuola. Lui non parlerà molto ma cercate di osservare i suoi modi o se cambia espressione quando entra in classe, se vedi l'amichetto x o y, ecc. 

Se già non lo ha fatto provi a raccontare una storiella dove un animaletto si è dovuto trasferire di città e ha dovuto fare nuove amicizie, dia enfasi sulle difficoltà e sui lati positivi e provi farlo interagire magari chiedendo cosa farebbe lui, come finisce per te la scuola? E da li cercare di dare lei una soluzione e una spiegazione al cambiamento per riuscire pian piano anche a fargli "integrare" bene il cambiamento vissuto in passato dal 1° al 2° asilo.

Con le maestre non è possibile avere un dialogo costruttivo? Cercare insieme di capire se c'è un momento della giornata più "difficile", se la parte impulsiva emerge soprattutto con una persona o con un'altra, se con i maschietti o le femminucce, ecc. 

La parte invece alimentazione. Cosa non mangia? Avete già provato a fare dei "giochi" coi cibi magari coinvolgendolo nelal preparazione, facendo toccare la pietanza, annusare i vari odori, cercare di capire in bocca la consistenza e poi chiedere com'è? 

Da questo giochino si potrebbe anche capire in base alle espressioni del viso i suoi gusti: disgusto, bontà, ecc...

Si potrebbe valutare anche di "giocare" e bere centrifughe magari dei colori che gli piacciono di più e introdurre così non solo frutta ma anche verdure. 

Vi consiglio di provare in primi a rispondere a queste domande, valutare un dialogo anche con la scuola, dove trovare insieme una strategia comportamentale e di regole e richiedere una consulenza ad uno psicologo che si occupa di età evolutiva per essere supportati in questo momento "difficile".

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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