Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Ansia bambino di 11 anni

Buongiorno,
mio figlio di 11 anni frequenta la prima media, da qualche tempo mi dice che teme di essere guardato e giudicato quando parla con gli insegnanti. Premetto, non ha mai avuto difficoltà a scuola, pur non passando pomeriggi a studiare i suoi voti sono sempre stati alti, è un bambino dotato. Una insegnante in particolare, quella di italiano e storia lo fa sentire a disagio, lo richiama continuamente, perché secondo lei è distratto e assente. In fase di colloqui dice che il ragazzo è troppo taciturno e che potrebbe fare di più, per assurdo anche con lei la media dei voti e 8 o più. Quello che mi preoccupa è questa forma d'ansia che mio figlio manifesta anche nei confronti dei compagni, ha buoni rapporti con tutti ma si sente giudicato e mi dice che è fortunato ad avere la mascherina così non vedono il suo viso. E' proprio questo che mi ha colpito. Fin da piccolo è stato cagionevole di salute, è gracile e si stanca facilmente. L'unico sport che ha fatto con passione è il tennis, gli sport di gruppo li evita ed anche se non lo dice so che si sente giudicato e non a suo agio. In famiglia parliamo molto e lui non nasconde mio che lo preoccupa. Gli abbiamo chiesto se preferisce parlare con qualcuno che non siano mamma e papà e nonostante la sua timidezza, ha risposto che si forse lo aiuterebbe. Chiedo un parere a voi. Grazie

Gentile mamma,

Ha già provato a chiedere un colloquio con le insegnanti e nello specifico con quella di italiano  non tanto per parlare di voti essendo da come dice PARTICOLARMENTE portato e interessato allo studio? 

L'insegnante in questione come si rapporta ai ragazzi? Come tiene il tono di voce? Quando capita che li debba rimproverare o deve dare loro delle regole di condotta come si pone? Spiega successivamente la motivazione del suo comportamento? 

Il rapporto in classe è cambiamento in modo significativo rispetto alle elementari? Ha dei "vecchi" compagni? 

Dal suo racconto sembrerebbe emergere ansia e importante timidezza avendo lui sempre per di più preferito sport individuali e non di gruppo dove dovrebbe mettersi "alla prova" ed in "gioco" con altre persone. 

In famiglia ci sono parenti o voi stessi, genitori, che tendono a "giudicare" oppure che involontariamente sente che anche ad altri componenti è presente la paura del giudizio?

Avete provato a parlarne con lui? A capire da quando è presente questa difficoltà? Conoscere cosa succede a scuola? Normalizzare il problema ma anche cercare insieme di trovare una soluzione? 

Se siete abituati a leggere dei libri vi consiglio di provare a vedere la trama: "Con la testa fra le favole
Favole per bambini che pensano serenamente" di ROBERTA VERITÀ. Ed. Erickson

Se il problema persiste vi consiglio di valutare un supporto psicologico dove poter far emergere questa paura, i pensieri e le emozioni sottostanti. 

Cordialmente

Resto a disposizione per informazioni, dubbi, se volesse rispondere in privato alle domande poste per darle maggiori dettagli e/o per un eventuale percorso online.

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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