Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Bambino di 8 anni fatica ad interagire con i suoi compagni di classe
Buongiorno,
vi pongo una domanda che sicuramente vi avranno già fatto migliaia di altre volte.
Mio figlio, che compirà 8 anni a breve, fatica a relazionarsi con i suoi compagni di classe. E' un bambino con una fantasia e creatività infinità ma è anche insicuro (cerca quasi sempre il mio sguardo di "approvazione" o quando è in difficoltà) ed è particolarmente chiuso nel raccontare i suoi sentimenti e le sue emozioni anche con noi, oppure sta sulle sue e non interviene quando i suoi compagni parlano tra di loro (l'ho notato anche durante diverse videolezioni) Ed ora che, lavorando da casa, ho la possibilità di accompagnarlo la mattina a scuola, vedo che quando lui prova ad andare dai suoi compagni in attesa di entrare, viene ignorato o non mostrano alcun interesse per lui.
Lo abbiamo iscritto adesso ai boyscout, perché ritengo fondamentale che faccia altre esperienze e che conosca gente nuova e che provi a creare legami con bambini che può rivedere ogni settimana e non solo per un'oretta e basta al parco.
Avendo provato sulla mia pelle la stessa esperienza, so cosa significa e soffro moltissimo, soprattutto perché anche provando a parlare con lui si innervosisce e non vorrei fargli pesare ancora di più la situazione scaricando su di lui anche la mia sofferenza, ma non so cosa fare e come comportarmi se non lasciare che faccia da solo le sue esperienze ed essere disponibile ad ascoltarlo solo nel caso fosse lui a tirare fuori l'argomento e passare più tempo con lui.
Grazie
Gentile Alessandro,
complimenti per farsi domande e per cercare aiuti anche esterni.
Non si giudichi, i genitori alcune volte hanno mille risorse altre volte sono in difficoltà ed è normale non si può sempre "sapere" e conoscere tutto.
Come prima cosa: distingua la sua sensazioni e le emozioni provate da lei in passato. Potrebbero anche essere simile ma non saranno mai uguali. Può essere utile normalizzare e far capire magari anche dicendolo verbalmente che lei può comprendere molto bene la tristezza, frustrazione e la rabbia che si può provare in questo momento. Chieda come sta? Cosa prova? Cerchi di capire cosa capita in classe o se è possibile da voi fare qualcosa all'aria aperta con altri bimbi.
Se lui è in difficoltà nell'"approcciarsi" alle relazioni fuori da scuola potrebbe per esempio al parco aiutarlo lei, farlo avvicinare, invitare qualche bimbo a far qualcosa magari anche in modalità online come in un gioco di squadra o valutare delle merende con giochi di gruppo sempre magari tramite Skype.
Quali sono le difficoltà che lui riporta? Avete già provato a fare un colloquio con le insegnanti per capire cosa accade a scuola? Le maestre provano a fare qualcosa per farlo integrare?
Stategli vicino, cercate di giocare con lui ma craere anche giochi di socializzazioni come storie da inventare dove magari provate a far dire a lui come 2 animaletti o mostri possono comunicare tra di loro.
Vi consiglio anche la lettura:
Se le difficoltà persistono vi consiglio di avvicinarvi ad un professionista di vostra fiducia per essere supportati in questo momento "educativo" particolare.
Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive e/o per eventuale consulenza.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino