Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Mio figlio ventenne chiuso in casa davanti a un pc
Buongiorno.
Cercando su Internet ho trovato il vostro sito: vorrei brevemente raccontarvi la storia di mio figlio, chiuso da tempo in casa davanti ad un computer dove passa le sue giornate intervallando con una suonata al pianoforte (studia al conservatorio). Carattere introverso, con scarsa autostima di se, ormai è piu di un anno che non esce di casa.
Io padre severo che ha subito un altrettanto padre severo...non ho mai avuto con lui un buon rapporto. Più volte ci siamo scontrati nel dialogo, che spesso è terminato con scatti d'ira da parte mia.
Mia moglie molto presente e amorevole con lui per non farlo sentire solo.
Mi sono imposto di aiutarlo non so come e per questo vorrei confrontarmi al fine di riuscire quanto meno a migliorare le relazioni.
Nell'attesa di un vs. riscontro saluto cordialmente.
Gentile Gerardo,
come prima cosa complimenti per cercare in più modi di aiutare se stesso, la sua famiglia e vostro figlio.
Ciò che mi sembra di capire sia difficoltoso per voi è la comunicazione e forte anche un carattere molto forte. Non è mai troppo tardi però per "cambiare" e provare a ripartire come persone e famiglia.
Suo figlio con la mamma dialoga? Come mai afferma che si è chiuso in camera? Non ha amici? Al conservatorio fanno solo lezioni online o anche in presenza? Quali hobby può avere o ha avuto suo figlio? Cosa si potrebbe pensare di fare insieme?
Per migliorare la comunicazione in casa la presenza si potrebbe anche far aiutare da sua moglie, magari cercando di creare qualcosa tutti insieme. Se fate i pasti insieme si potrebbe anche iniziare a racconatre aspetti della propria giornata lavorativa o ascoltati in tv e da li iniziare a creare pian piano un nuovo dialogo. Essendo anche grande, suo figlio, si potrebbe anche valutare di parlargli direttamente e magari aprirsi a questa sua volontà: "Caro figlio, mi sono accorto che in questi ultimi anni io e te ci stiamo allontanando molto; la cosa mi fa male e vorrei insieme ripartire e perchè no creare un dialogo e un rapporto che forse ci manca da molto tempo". Capisco che questo ultimo passaggio sia molto forte, non lo faccia se subito non si sente pronto ma anzi impari a darsi tempo e a osservare molto le dinamiche che si sono instaurate tra di voi per capirle e da li modificare.
Se la difficoltà persiste si potrebbe anche valutare un percorso di supporto individuale dove lei sarebbe accolto a 360° e potrebbe non solo avere uno spazio per lei ma anche essere supportato in questa fase di cambiamento e di "vulnerabilità". Un'altra opzione, altrimenti, è una eventuale terapia con lei e suo figlio dove ripartire e rimettervi in gioco insieme.
Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino