Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Genitori e fidanzato
Ciao a tutti, sono una ragazza di 20 anni, sono fidanzata da quasi 4 anni.
Fin da subito i miei genitori non hanno accettato il mio ragazzo, per la differenza di età che c’è tra noi (9 anni), il giorno che gliel’ho detto ricordo ancora le urla e le stragi, poi l’hanno conosciuto e mia madre era contenta perché si era resa conto che eravamo davvero innamorati e che stavamo bene insieme, il suo compagno (stanno insieme da quando io ho 7 anni quindi mi ha praticamente cresciuta) continuava a non essere d’accordo con la relazione ma non ci ha mai vietato di frequentarci consapevole che anche con il suo divietò l’avremmo fatto di nascosto, lui in quel momento si è reso conto che mi aveva sempre dato tutto in sento materiale, ma mai niente in senso affettivo ed ha cercato di rimediare, da qui sono nate veramente molte discussioni, perché voleva tutti i giorni il messaggio del buongiorno, voleva il saluto con l’abbraccio quando tornava a casa ecc, cose che io non mi sentivo di fare perché non è nel mio carattere, e lui se la prendeva dicendo che facevo così solo perché non lo consideravo mio padre, portando così mano a mano ad un allontanamento tra noi, invece mia madre ha sempre avuto un bel rapporto con il mio ragazzo ridevano scherzavano quando trovavano un post divertente se lo inviavano.
Il mio ragazzo aveva una sua azienda con i genitori e la sorella, quindi aveva i suoi soldi, e spesso è capitato che ci aiutasse nei momenti di bisogno e comunque non mi ha MAI fatto mancare nulla ne in senso affettivo ne materiale.
Ma lui non ha mai sopportato il fatto che io non sapessi dire no ai miei genitori, io studio frequento ad ora l’università, ed anche quando andavo a scuola una volta a casa dovevo lavare la casa svuotare la lava stoglie fare la lavatrice raccogliere i panni stesi, prima che tornassero loro da lavoro altrimenti partivano le liti e fino a quando frequentavo le superiori non era un peso per me.
Arriviamo a ottobre 2019 il mio ragazzo con la sua famiglia decidono di aprire un hamburgheria/friggitoria, fanno tutto e dovrebbero iniziare i lavori a fine gennaio 2020 e aprire il 28 febbraio 2020 con l’idea di mantenere sia la piccola azienda sia il locale, ma a gennaio nella notte muore suo padre mentre in casa c’eravamo solo io lui è sua madre, sua mamma si sveglia e trova il marito morto al suo fianco, in questa situazione i miei genitori hanno cercato di stargli accanto il più possibile, alla fine passato tutto il momento, dovrebbero iniziare i lavori che erano già stati rimandati dalla morte di suo padre, ma, non iniziano per la mancata attivazione della luce, poi arriva il COVID e c’è stato nel mentre tutto un susseguirsi di cose, alla fine a giugno riescono finalmente ad aprire il locale, ma non va come dovrebbe andare, l’azienda l’avevano dovuta chiudere non essendoci più il padre quindi che il locale andasse bene era l’unica possibilità, la prima settimana di settembre chiudono e si mettono a cercare lavoro, ma nel frattempo i soldi che erano stati messi da parte finiscono, e loro si ritrovano a dover lasciare la casa,
Qui iniziano i veri problemi perché lui aveva trovato un lavoro vicino a casa mia, quindi io e mia mamma abbiamo chiesto di poterlo far venire qui fino a quando non avrebbe messo da parte abbastanza soldi per andare in un suo appartamento (lui non ha la patente per dei problemi fisici e non può farla) al compagno che anche se all’inizio aveva detto di no poi ha acconsentito, una volta qui ha iniziato a lavorare, ma mio padre quando uno dei due tornava non lo salutava e nemmeno lo guardava, lui ha cercato di aiutarmi sempre a fare tutte le cose in casa anche perché da quando è scoppiata la pandemia il studio in dad quindi per i miei genitori equivale allo stare a casa tutto il giorno e dover mantenere io la casa, ma ad un certo punto la situazione era veramente pesante anche perché viviamo in una casa abbastanza piccola, in cui io non ho la mia camera è dormo in soggiorno, alla fine a gennaio non gli viene rinnovato il contratto e lui decide ci andare da suo Zio e cercare lavoro da quelle parti, ma una volta andato via, inizia a non sopportare più i miei, o meglio il compagno di mia mamma, e mia mamma di conseguenza perché non ha il coraggio di andargli contro, inizia a non volere più un rapporto perché lui gli ha mancato di rispetto, perché fino a quando aveva disponibilità economica gli faceva comodo, perché non si comportano bene con me, perché hanno detto cose sulla sua famiglia che gli hanno dato fastidio, e con me perché io non ho il coraggio a detta sua di farmi vere con loro e “che se continuo così ti farai sempre mettere i piedi in testa da tutti nella vita”, ma non si rende conto che io non posso andargli contro perché loro a differenza del mio padre biologico ci sono stati, mentre avrebbero potuto non esserci, magari non saranno stati i genitori più affettuosi del mondo ma erano sempre lì, e lui è come se non capisse questo mio senso di dovere nei loro confronti.
E invece i miei genitori c’è l’hanno con lui, il compagno di mia mamma non abbiamo ancora ben capito il motivo, ma c’è l’ha sempre avuta con lui, mia madre perché dice che lui ha rinfacciato di averci aiutati, ed è offesa perché dice che lei non c’entra nulla con quello che fa rino e lui se la è presa anche con lei dicendo di essere stato offeso da entrambi.
Sinceramente non so cosa fare, è davvero possibile avere una relazione senza che il compagno ed i suoceri non abbiano contatti se non nelle occasioni che lo richiederanno? Non c’è un modo per far andare tutti d’accordo?
Anche perché ora studio all’università ed in questo modo non riesco più a concentrarmi e a stare serena, cosa che davvero vorrei tanto, anche perché quando siamo noi due o siamo fuori con amici io mi sento in cima al mondo, con lui sto bene e lo amo davvero, ma l’amore basterà? O in futuro questa situazione ci creerà ancora problemi?
Scusatemi se ho scritto veramente tanti ma sono 4 anni di vita.
Gentile Michelle,
dal suo racconto si osserva particolare attenzione descrittiva e un importante amore verso il suo fidanzato ma anche molta confusione verso il suo presente familiare e futuro di vita.
Come è la vostra relazione e il dialogo tra lei e i genitori, con il suo ragazzo, tra il suo ragazzo e la sua famiglia? Si potrebbe valutare di parlarne ancora tra di voi?
Le consiglio di valutare anche un supporto psicologico per essere lei per prima ascoltata, supportata, aiutata e accolta sia nei suoi pregi ma anche nelle sue difficoltà e negatività per essere accompagnata verso la risoluzione, un cammino che la porti a superare questo momento e dove si potrà conoscere meglio e riscoprire.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino