Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Genitori: Influenza sull'età adulta
Negli ultimi anni avendo passato un po’ di tempo lontano da casa mi sono accorta delle differenze della mia famiglia rispetto a quella degli altri, soprattutto delle differenza che c’è tra mia mamma e la mamma delle mie amiche.
Di lei non so niente, non ha interessi, non lavora, non cucina. Parla pure da sola facendo veri e propri discorsi tra se e se. Mio padre non fa altro che definirla una persona vuota.
Riflettendo su questo commento poi, mi sono resa conto che effettivamente era diversa dalle altre mamme, non ci ha mai fatto una torta, regali di Natale di compleanno, portati a un parco a giocare...
Io non avevo mai passato una giornata con lei come facevano magari le mia amiche.
Anche adesso, durante il covid sta sempre davanti alla tv, girovagando per casa e si è fissata su questo puzzle da dicembre, per lo più le stacco tutti i pezzi perché l’incastra tutti storti…
Prendendo coscienza di queste cose molte volte adesso, in età adulta mi viene chiesto se mia mamma sia depressa e faccio uso di psicofarmaci.
In più critica sempre qualsiasi cosa che faccia mio padre, e fa commenti tipo a ma io vorrei quella borsa e invece no perchè tuo padre lavoro con i tuoi zii e ci sono sempre loro e i tuoi cugini di mezzo.
Mio padre invece a differenza sua a sempre cercato di fare di tutto per noi figli, ci comprava vestiti, giochi, si occupava delle spese mediche etc però non ci dava mai una paghetta, (quella era sempre mia nonna a darcela).
Lui però ha sempre fatto di tutto per mandarci via, è sempre stato fissato con il mandarci alla scuola americana, è quando io ho voluto cambiare perchè non mi piaceva più l'ambiente lui si è sempre rifiutato di farmi cambiare scuola, faceva di tutto anche per spedirci via durante l'estate a estate ragazzi e campi estivi vari..
Diceva a quando sarai grande andrai a vivere in Australia, tuo fratello sarà in America e io sarò sempre in giro da voi.
E poi mi ricordo che scherzava dicendo quando ti sposerai tuo marito mi comprerà questo orologio e io rispondevo:
anche se sarò sposato con un miliardario io voglio lavorare non sarò mai come la mamma. Era la mia più grande fobia e (tutt'ora lo è) quella di non essere in grado di badare a me stessa.
Tra l’altro lui era anche contrario a comprarci i regali di Natale, o compleanno oppure l’uovo di Pasqua perché tanto erano solo spese unitili, e riteneva non ci mancasse nulla.
Peccato che eravamo bambini quindi un po’ di affetto e bei ricordi non ci avrebbero fatto male…
Lui tornava a casa e si lamentava della giornata a lavoro con i miei zii e quando a cena potevamano finalmente parlare come una vera famiglia, appena parlavo con mio fratello lui urlava che voleva guardare il Tg.
Da lì io dico sempre che quando avrò una casa e una famiglia mia non vorrò mai avere una TV in cucina e al ristorante se ce la tv cerco sempre di tenermela alle spalle.
Poco dopo mio padre ha iniziato a tornare sempre più tardi alla sera, abbiamo perso proprio i ritmi e non sapendo a che ora si mangiasse io iniziavo a mangiare quando avevo fame fregandomene degli altri.
Tornando da Londra causa Covid, mi sono resa conto che la cosa è molto ma molto peggiorata, mio padre ha iniziato a confessarmi che non la mai amata che appunto non ci poteva e non ci può aiutare perchè lui vuole andare a vivere con l'amante.
Poi si è messo a fumare e mi dice che torna a casa tardi perchè spesso sta in macchina a piangere e non sa cosa fare e diventato una persona molto aggressiva(per quanto riguarda le parole) e nervosa e ma adesso nel momento del bisogno mi sembra di aver perso entrambe le figure genitoriali.
Una volta gli ho detto che non volevo stare in una casa dove la gente non sapeva affrontare le cose e ha iniziato a dirmi che ero una strega ingrata, che mi inventavo tutto e di andare a farmi curare in psichiatra, e parolacce varie...
Poi mi ha fatto davvero arrabbiare perchè lui dice che ha sempre saputo che mia madre fosse così e anche mia nonna ha iniziato a dire che parla da sola. Una volta mio padre mi disse anche che mia mamma era violenta con lei, io mi ricordo solo che quando mi tirava le sberle facevano davvero molto male e che mio padre a differenza sua non ha mai alzato una mano contro di noi.
e mi sono solo chiesta : perchè non avete fatto niente, e adesso buttate la responsabilità su di me?
Mio padre ti dice solo che devi sopportare avere pazienza non hai pazienza, che per me è una cosa totalmente sbagliata io gli dico sempre prima o poi le cose vanno risolte.
Ultimatamente poi ho anche trovato il mio atto di nascita. Vi è registrato che mia mamma vive a un' indirizzo diverso da quello della casa dove abbiamo sempre vissuto con anche il mio fratello maggiore.
Questo è un pò strano perchè so appunto che mio padre mi disse che quando avevo pochi mesi aveva una relazione con un'altra donna e spiegherebbe anche il fatto che io non abbia foto della mia infanzia (0 -3 anni) e che odi fare le foto. Mi mettono un ansia tremenda.
Una volta ho provato a chiedere a mio padre dove e se ci fossero queste foto e lui svia il discorso dicendo semplicemente che non è vero che è una mia fissa, che non è vero che mia mamma non abbia aiutato
Tra l'altro pochi giorni fa a pasqua mia nonna a pranzo con tutta la famiglia parlava del mio battessimo e io le ho detto:
Ma che battesimo io non so niente, non ho mai visto foto, non esistono.
é calato il silenzio mio padre è sbiancato.
E lei ridacchiando nervosa fa:
Ma no dai le foto ci sono...
Io vorrei solo trovare delle risposte per essere in pace come stessa.
A voi chiedo potrebbe esserci qualcosa che nascondono è possibile che loro sappiano cosa ha mia madre.
Gentile Elena,
Dal suo racconto traspera importante solitudine e voglia di conoscenza. Ha mai provato a chiedere a mamma, papà o a qualche altro familiare qualche informazione in più rispetto al suo e al vostro passato di famiglia?
E' molto evidente anche il suo bisogno di risposte e di rinascita, da come scrive però mi sembra di capire chei lei stia già provando pian piano a trovare una sua strada.
Con suo fratello come è la comunicazione?
Da come scrive però mi sembra che emerga anche importante confusione dentro di lei (non se ne faccia una colpa e non incolpi nemmeno la sua famiglia) forse, però, è arrivato il bisogno per lei di riuscire e cercare di trovare delle sue risposte.
Le consiglio di valutare eventualmente anche un supporto psicologico dove essere aiutata a riformulare questo suo vissuto e supportata in questo momento forse di cambiamento interno e di bisogno di rinascita come persona (individuale) e figlia.
Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino