Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Ho il terrore della morte

Ciao mi chiamo Valerio e ho 17 anni, l'altro giorno stavo guardando una live su YouTube di un podcast che seguo, stavano intervistando un ragazzo che era guarito da un tumore, il ragazzo affermava di aver capito solo in quel momento di quanto la vita fosse "limitata", ho sentito decine di volte quella frase, ma quel ragazzo trasmetteva empatia mi sono arrivate dritte al cuore. Mi sono bloccato, è come se non avessi mai realizzato veramente che un giorno smetterò di pensare e di esistere. Sono passati 3 giorni (sono chiuso in casa da circa 2 settimane per il covid), quando non ho nulla da fare non faccio altro che pensare a quello, e mi terrorizza, non ho mai avuto cosi tanta paura di una cosa in vita mia, non mi fa paura l'atto in sè di morire, ma mi terrorizza pensare che un giorno smetterò di essere me, ho paura di quel vuoto che ci sarà dopo, anche se non me ne accorgerò. Mi sto chiedendo che senso ha la vita se dopo 70/80 anni (si auspica) smetterò di esistere "PER SEMPRE", cosa sono 70 anni in confronto all'eternità? Mi sembra come se niente fosse più reale, quando mi guardo attorno non vedo più le cose con gli stessi occhi perché so che tanto prima smetterò di pensare. Per alcuni ci sarà la reincarnazione, per altri dimensioni senza tempo e spazio, per me ci sarà il vuoto, lo stesso che c'era prima che io nascessi. E questo dannato vuoto mi terrorizza, ovviamente non posso essere sicuro che sia davvero cosi, ma per ora è quello che credo. Sono un ragazzo abbastanza freddo e apatico (mai avuti problemi di ansia o attacchi di panico) eppure l'altra sera mi sono messo a piangere per la paura, ho provato a parlare con i miei genitori, loro pensano che ci sia qualcosa dopo, lo sentono e basta, eppure io sono convinto che non ci sia niente e anche io lo sento. Come posso diminuire questa paura? Non si può fare nulla per cambiare la morte, non avrebbe senso neanche la vita senza essa, dovrei solo continuare a vivere e depotenziare questo pensiero, ma non so come fare. Come posso accettare serenamente tutto questo? Intendo in un tempo breve, ho troppa paura per aspettare.

Gentile Valerio,

Forse questo momento di "blocco forzato" causa covid lo ha portato a riflettere maggiormente e a soffermarsi su delle paure che durante la frenesia tipica della vita non ha mai valutato o forse riusciva maggiormente a mandar via.

La paura della morte può risiedere in molteplici aspetti personali. Da come descrive mi sembra di capire che lei ha paura per il dopo e non per come morirà.

Come e cosa si potrebbe fare per viversi al meglio la propria vita? Quali obiettivi ha per il suo futuro di uomo, lavorativo, ecc?

Se i dubbi persistono le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia dove poter analizzare meglio, in un contesto neutro e senza giudizio questa sua paura cercando, inoltre, insieme ad un professionsita una risposta e una possibile soluzione.

Resto disponibile per informazioni, richieste, eventuale consulenza online o se volesse rispondere alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta 

Ricevo: Torino, Collegno e online 

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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