Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Un periodo strano e triste, distaccato.
Salve psicologi ho vent’anni e premetto che sono sempre stato un ragazzo un po’ pensieroso e molto indeciso.
Vi scrivo perché e circa un annetto che mi sento strano e volevo un aiuto.
Rimugino tutto il giorno sul senso della vita e ho un costante malessere giornaliero che mi accompagna da appena mi sveglio fino a quando vado a dormire, non ho voglia di fare nulla, mi sento da una parte triste e dall’ altra è come se non provassi nulla, vedo tutto ciò che mi succede attorno e di quello che faccio inutile; non mi vedo lucido agli occhi degli altri e anche io a volte non mi reputo una persona normale.
L’ inizio di questo mio “malessere/depressione” la collego a circa l anno scorso:
Stavo con una ragazza da 3 anni che amavo follemente, abbiamo avuto una relazione bellissima ed entrambi eravamo innamorati; dopo un po però lei si stanco di me e della mia possessività e gelosia, decise quindi di lasciami, io però non accettai la separazione anche perché ero sicuro le piacesse un altro ragazzo , cosi persi completamente la testa (e tutt ora penso di non averla ancora recuperata ma mi sia rimasto una sorta di “trauma”) : pensavo a lei tutto il giorno, andavo a dormire tutte le sere presto perché cosi almeno dormendo non la pensavo, controllavo ogni minuto se fosse online su i suoi social, entravo nei suoi account per vedere con chi parlasse, andavo sotto casa sua e della sua migliore amica per controllare se lei ci fosse e se oltre lei ci fossero anche dei ragazzi; quando uscivo con i miei amici volutamente fumavo e bevevo fino ad ubriacarmi per non pensarle, ma alla fine tutte le volte finivo in solitudine fermo a fissare i suoi ultimi messaggio sperando ne arrivasse un altro.
In quel periodo non mangiavo nulla, al massimo una banana al giorno, e avevo perso 8-9 kg in un mese.
Stavo male giorno dopo giorno e nessuno riusciva a rendermi felice, restavo solo le giornate intere ad aspettare un suo messaggio, che arrivò dopo un mese che penso sia stato il peggiore della mia vita.
Dopo avermi scritto decidemmo di vederci, restammo tutta la sera a parlare sotto le stelle e ci baciammo, lei pero si “ pentí” perche non sapeva quello che provava per me, io ancora innamorato reputai quello il giorno più bello mia vita.
Ci vedemmo un altra volta e successe nuovamente la stessa cosa e ero ancora innamorato di lei ma ancora non era sicura di me al 100%, quella sera mi disse anche che con il ragazzo di cui avevo dei sospetti ci fu solo un bacio (quando era single), ci rimasi male ma non ci feci troppo caso preso dal momento e dall’ amore che provavo.
Dopo quella sera continuava a dirmi che finche non era sicura di quello che provava non sarebbe tornata con la paura di farmi stare nuovamente male; decisi cosi di distaccarmi e finalmente dopo un mese e mezzo iniziai a stare abbastanza bene, conobbi altre ragazze, iniziavo ad essere un po' più felice, la stavo finalmente dimenticando o almeno penso sia stato cosi.
Arrivò però nuovamente un suo messaggio e decidemmo di rivederci nuovamente, successero un altra volta le stesse cose, ma questa volta non sentivo la stessa magia delle volte precedenti sembrava tutto molto più un “dovere”; non feci pero molto caso a questa cosa e continuammo a vederci di giorno in giorno fino a rifidanzarci; lei mi amava e mi ama tutt’ ora più di ogni altra cosa, è una persona fantastica nonostante quello che mi ha fatto passare, mi da tutto l amore che ha e non potrei chiedere nulla di più; io invece non solo non capisco quello che provo per lei (nonostante si sereno con lei e allegro) ma non capisco nemmeno come mi sento e che emozioni provo “da solo”..
Ci sono giorni in cui penso dalla mattina alla sera e altri in cui mi sembra proprio di non pensare a nulla, non riesco a capire cos ho dentro, chi sono e cosa penso/provo per le persone che ho intorno..
Vorrei solamente essere sereno, tranquillo e felice...
Gentile Utente,
da come descrive la situazione mi sembra di capire che lei stia cercando di risposte che non trova. Si percepisce e forse lo è anche molto confuso, sconfortato e vuoto. Talvolta vivere una separazione può essere simile ad un evento luttuoso.
Percepisco anche giudizio negativo. Le proporrei magari di provare a valutare cosa le ha dato questa persona? In cosa secondo lei non vi siete trovati e in cosa invece vi trovate bene? E' stato il primo amore o ci sono state altre storie prima di lei? Solo con lei ha vissuto questa "simbiosi" da non riuscire a capire cosa prova o capita anche in altri contesti di vita?
Le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia per poter in un luogo neutro e senza giudizio riosservare il suo vissuto, i pensieri e le emozioni associate, cercando di riscoprire le sue risorse interne, i pregi di ciò che ha vissuto ma anche ricercando aspetti che magari si possono migliorare o non vivere più nel suo futuro.
Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino