Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Come affrontare le ossessioni
Salve Dottori,
sono una ragazza di 22 anni e da circa tre mesi soffro di pensieri intrusivi. È iniziato tutto dopo la lettura di un articolo in cui si diceva che le persone frustrate e insoddisfatte della propria vita finiscono col fare del male alle persone. Molte volte mi sono sentita frustrata e insoddisfatta della mia vita e della mia carriera scolastica. Il mio cervello ha quindi immediatamente colto l’informazione che si è trasformata in pensieri ossessivi/ impulsi e immagini orrende in cui mi vedo fare del male alla mia famiglia. Vivo costantemente con l’ansia di poter diventare quello che la mia mente mi mostra senza sosta. La notte devo chiudermi a chiave perché ho paura che inconsciamente io possa fare del male ai miei genitori. Io non mi spiego questi pensieri, non ne ho mai avuti prima. Ho sempre amato la mia famiglia e non ricordo di essere stata mai violenta. I miei non mi hanno fatto mai mancare nulla, sono sempre stata trattata bene. Non so che pensare, non mi fido più di me stessa e della mia mente. Se i pensieri fossero stati rivolti alla mia persona mi sarebbe fregato meno di zero.
Non ritengo di essere una brava persona perché so che nel profondo tutti abbiamo un lato oscuro. È proprio quel lato oscuro che non vorrei avere. Vorrei essere buona, giusta. Invece la mia mente mi ricorda continuamente che quella parte c’è e che potrebbe emergere da un momento all’altro. E io mi sento impotente.
So che chiedere un consulto online non ha senso e che sarebbe meglio vedere un medico ma vorrei solo capire cosa mi succede. Sono pazza? Sono una psicopatica?
Vi ringrazio in anticipo.
Saluti.
Gentile Katia,
come prima cosa dipende come sta, da quanto sono presenti i suoi pensieri, se in passato ha già sperimentato alcuni pensieri simili e con quale intensità. Non sempre è necessaria una cura farmacologica, talvolta può bastare intraprendere un percorso di psicoterapia individuale, in modalità online o presso un professionista di sua fiducia nella sua città, per imparare a gestire e conoscere questi pensieri intrusivi. La terapia a livello scientifico maggiormente studiata è di tipo cognitivo comportamentale.
Non si giudichi in negativo "chiedendosi si è pazza o normale" stia più che altro su opzioni possibili per tornare a vivere la sua vita a pieno ritmo ed in una modalità maggiormente volta al suo benessere psicologico ed emotivo.
Le inizio comunque a dare degli spunti di riflessione:
-Accettare il pensiero intrusivo cercando di non controllarlo nel vero senso della parola ma cercando di vederlo come "spettatore esterno" cioè osservarlo e riconoscerlo (capire cosa accade prima, durante e dopo come pensieri, emozioni, gesti che vengono da mettere in atto o che proprio si “agiscono”).
- Rimandare il pensiero magari ad un momento della giornata meno "impegnativo" o senza doveri di orari (es. andare a scuola, uscire con amici, fare una commissione, andare a lavorare) o darsi proprio uno spazio dedicato nel corso della giornata (es. alle ore 19.00 per 1 ora se è una ossessione o compulsione che interferisce dalle 2 ore in su, se inferiore darsi una tempistica minore e pian piano “concedere meno tempo a questo aspetto” fino arrivare a pochi minuti o magari zero!
- Provare a darsi un comando personale es. “BASTA!”, “POSSO E DEVO CREDERE DI ESSERE PIU’ FORTE-IO!”. Ce lo possiamo dire a voce alta oppure solo pensarlo o scriverlo o attaccare in camera un foglio per ricordarlo.
- Meditare o fare yoga per agire sui pensieri disfunzionali e per imparare a "liberarsi" pian piano dal pensiero intrusivo o anche per imparare a gestire meglio la propria attenzione. Io spesso consiglio anche la lettura di questo articolo scritto da me, in riferimento a questo ultimo aspetto: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/imparare-a-comprendere-i-propri-pensieri/
Resto a disposizione per informazioni, richieste, domande e/o eventuale consulenza.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino