Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Ansia di uscire da casa somatizzata con disturbi intestinali
Salve, sono Debora, da un pò di anni che soffro di colite cronica ormai, varie intolleranze, e tutto ciò mi ha causato dei momenti davvero brutti dove non sapevo davvero che fare perché non si trovava una soluzione, stavo tutti i giorni male, avevo vomito, diarrea, vertigini, mal di testa. Questa situazione mi ha molto condizionata, ma sono stata sempre una ragazza molto combattiva e ho superato sempre tutto anche se con molta difficoltà. La situazione dopo varie cure e ricoveri in ospedale è un pò migliorata, non ho più tutti quei sintomi ogni giorno, ma la cosa che adesso sta condizionando la mia quotidianità è l'ansia che mi porta ad avere sempre più spesso di uscire di casa. Appena devo uscire comincio ad avere forti dolori alla pancia e devo scappare in bagno che mi viene la diarrea, capisco bene che il tutto è cominciato dai miei problemi di salute fisica che adesso si sono riversati sul lato psicologico, ma non riesco ad uscirne. Provo sempre ad auto convincermi che non mi accade nulla, ma non sempre riesco a calmarmi. Riesco a fare un pò più facilmente le uscite da sola vicino casa che so che sono uscite più brevi, ma già invece anche il fatto di dover uscire per più tempo specialmente in compagnia, o andare a mangiare fuori, ma anche semplicemente andare a trovare un amica o fare una passeggiata mi fa stare male. Per non parlare quando devo fare un viaggio che non riesco se non prendo le imodium e degli ansiolitici che devo prendere anche se devo andare a fare una visita medica o uscire col mio ragazzo, insomma ci sono delle situazioni peggiori di altre, ma che tutte comunque mi creano dei disagi perché non riesco più a fare anche delle piccole attività con la tranquillità che andrebbero fatte. Volevo gentilmente sapere che fare, se è una situazione ancora risolvibile visto che dura da parecchio tempo, insomma vorrei qualche parere a riguardo.
Gentile Debora,
Dalla sua descrizione mi sembra di capire che abbia e stia seguendo una indicazione medica. Lei é in carico a qualche medico o presso la sua Asl?
Continua a essere seguita ed a fare anche accertamenti clinici. Un'altra opzione potrebbe anche essere valutare degli incontri di psicoterapia per cercare pian piano di essere aiutata a riformulare le emozioni ed i pensieri che concorrono nel momento di ansia e di risposta del suo corpo. Qui non solo potrebbe trovare delle sue strategie personali ma anche essere aiutata, supportata e accolta in una riformulazione del sintomo.
Cordialmente
Resto a disposizione per informazioni, richieste e/o eventuale consulenza.
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo: Torino, Collegno e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino