Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Coming out e madre possessiva

Salve,
Sono una ragazza di 31 anni e avrei bisogno di qualche consiglio. Cinque anni fa la perdita di mio padre. Mia madre va in crisi, non vive più, così io le sto sempre accanto. La mia vita si è basata di casa lavoro e pochissime uscite con gli amici che ormai nel contempo hanno formato le loro famiglie. Ho vissuto una vita in simbiosi con mia mamma, vacanze, shopping etc. L’impossibilità di andare a fare una passeggiata da sola perché a parere suo “pericoloso”. Qualsiasi uscita era con chi, dove, perché e quando. Se troppo lontano ( 30km) non andava bene. Tante volte ho evitato di uscire pur di farla felice. Il lockdown, questa oppressione, la mia crescita personale ho detto basta, avevo bisogno di nuovi stimoli, così all’età di 31 anni mi sono messa in gioco. Ho conosciuto una ragazza e me ne sono innamorata. La mia prima relazione. Ho vissuto finalmente la vera me. Frequentazione di 4 mesi, aimè le racconto un sacco di bugie per uscire con lei finchè prendo le mie responsabilità e faccio coming out, dicendole che son sempre la stessa persona di prima, che sto benissimo e felice. Ovviamente la cosa non è andata come avrei voluto. Ormai non vivo più. Senza neanche conoscerla odia la mia ragazza, ogni volta che dico che esco con lei mi fa sentire in colpa, ogni scusa è buona per mettermi i bastoni tra le ruote. E’ gelosa, possessiva e non felice che io sia felice. Mi ha detto che l’ho tradita, dovevo dirglielo prima, che sono cambiata e non mi riconosce più, che va bene avere le amicizie ma relazioni no, che lei ormai vive solo perché ci sono io etc insomma sto subendo torture psicologiche che scatenano in me malesseri fisici dal mal di stomaco , diarrea , mancanza di appetito etc. Nel contempo il suo umore ha alti e bassi, mi dice che mi vuole bene lo stesso, che sono una brava ragazza etc. Mi rendo conto che dopo la mancanza di mio padre tutto è cambiato, io inconsciamente le sono stata vicino cosa giusta che sia ma ho messo da parte la mia felicità nella speranza di dargliela a lei. Ora mi ritrovo a vivere un incubo con una madre infelice delle scelte della figlia nonostante la mia felicità. Un po' come scegliere mia madre o la mia ragazza. Non so davvero come comportarmi. Non pretendo che accetti tutto questo ma almeno vorrei sapere come posso a gestire questo suo volermi fare del male ogni volta che esco di casa e rientro. Io vorrei solo vivere felice la mia vita e non subire più questi suoi sensi di colpa che mi getta ogni volta. Non sto facendo nulla di male, anzi sono fiera di me, di ciò che sono, di aver affrontato il coming out per non prendere più in giro ne me ne mia madre.
Grazie mille

Gentile Valentina,

da come descrive la situazione sembrerebbe che sua mamma abbia molte paure nel mondo esterno. La descrive come una persona che l'ha sempre "protetta" e cercato di tenere molto vicina. Il lutto di papà quando è avvenuto nelle nostre vite? Lei lo ha superato? Come era mamma prima?

Come dice comprendo la sua volontà in passato di star vicino a mamma e di "proteggerla" o non lasciarla sola. Come dice però anche lei è ANCHE GIUSTO, esserci, volersi bene ma ANCHE vivere la propria vita come donna, lavoratrice, amica, fidanzata e NON solo come figlia.

Non mi sembra che in questo momento lei stia togliendo nulla a mamma perché comunque mi sembra di capire che passate del tempo insieme e che lei vive ancora a casa.

Potrebbe essere utile, se possibile, aprire un dialogo tra di voi. Magari lei descrivere quello che ha cercato di fare questi anni da figlia, riconoscere anche a mamma tutti i bei momenti passati insieme e ringraziarla ma cercare anche di farle capire che ora a 32 anni per quanto lei le vorrà sempre bene, per quanto vorrà passare del tempo con lei, per quanto lei ci sarà nei momenti di bisogno (non per forza negativi ma anche positivi come festeggiare un compleanno) LEI CI SARA' ma che è anche arrivato il momento (un po' come avrà fatto anche mamma con papà) di viversi anche la sua vita.

Se le difficoltà persistono le consiglio di valutare un breve percorso di psicoterapia individuale per poter essere ascoltata, aiutata in questo momento difficile e di importanti scelte e anche accompagnata alla ricerca delle sue risorse interne per tornare a vivere la sua vita a 360° e non più solo come figlia e mezza amica/fidanzata.

Un'altra alternativa potrebbe anche essere valutare un percorso famigliare con sua mamma dove entrambe sarete aiutate a parlarvi, dialogare in modo costruttivo, provare a mettervi una nei panni dell'altra e insieme cercare la strada meno tortuosa per il vostro futuro.

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino e in modalità online

www.psicoterapeutafedericaciocca.it

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