Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Genitori severi o iperprotettivi?
Buonasera,
mi chiamo Alessia e ho 18 anni.
Non so bene se questo sia uno sfogo, una domanda o una richiesta d'aiuto, ma io sono veramente arrivata al limite.
Ho 18 anni eppure i miei genitori non mi lasciano libertà. Penso abbiano una mentalità ferma ai loro tempi (anni 80) e vorrei trovare una soluzione a questo.
Vi lascio degli esempi concreti per capire meglio la situazione...
- Non posso frequentare determinate persone perché a loro non vanno bene (ricchezza, vestiario, buone maniere...)
- Non posso andare in determinati locali perché considerati da loro pericolosi (alcool, droga...)
- Non posso tornare a casa neanche 5 minuti in ritardo (ho l'obbligo tassativo di rientrare a mezzanotte sennò sono guai amari)
- Non posso andare male a scuola, o prendere un voto inferiore all'8 altrimenti scatta la punizione (non mi fanno più uscire per tot giorni)
Insomma, mi sento privata di quello che potrebbe essere la mia valvola di sfogo.
Quando ne parlo con loro, alzano la voce e si arrabbiano, io essendo molto sensibile piango, tanto, e alzo dei muri chiudendomi in camera e non parlando con loro finché le acque non si calmano, ma non è possibile parlare perché il dialogo non è ammesso.
Vi prego aiutatemi, in un/a mondo/società dove la movida inizia alle 22/23 fino alle 4 di mattina, io devo stare chiusa in casa perché loro non mi permettono di essere una ragazza normale di 18 anni che vuole divertirsi e dimenticarsi per 3 ore di tutti i problemi che ha.
Aiuto, sono disperata.
Vi ringrazio
Gentile Alessia,
capisco il problema che si è venuto a creare in casa perchè non è la prima giovane adulta che sento riferire di un'educazione "diversa" rispetto al mondo di oggi.
Com'è il dialogo in famiglia? C'è uno dei due genitori un po' più aperto? Quali motivazione le danno per il loro no? Com'è la zona in cui vive? Lei come si sposterebbe (macchina, pullman, ecc.)?
La prima cosa è riuscire a mostrare e descrivere le sue emozioni a mamma e papà, far loro degli esempi positivi di questi anni dove lei ha detto e fatto quella cosa.
Se le difficoltà persistono le consiglio di valutare un percorso di supporto psicologico dove essere lei per prima ascoltata e accolta, successivamente in questo luogo magari valutare anche degli incontri coi suoi genitori e cercare insieme una strategia, un dialogo costruttivo e una possibile soluzione.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino