Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Mia figlia adolescente rifiuta andare a scuola
Buongiorno, ho bisogno di un sostegno, mia figlia sta frequentando la seconda media, dopo aver contratto il covid tutta la famiglia, rientra a scuola tranquilla, finché una mattina mi chiamano non sta bene. Da quel momento è andata a scuola solo 4 giorni, si rifiuta, dice di avvertire mal di testa, nausea, passando una sera vicino l'edificio scolastico ho notato il suo volto cambiare, sbiancare e incupirsi.
Ogni giorno fa i compiti assegnati per il giorno dopo, ma poi non riesce a partire....ci ho provato con dolcezza, fermezza, ma nulla, le ho chiesto se voleva un sostegno psicologico per aiutarla a ripartire, credo di aver sbagliato, perché ha preso male questo invito. Rispondendo non ci andrà mai.
A scuola ha sempre avuto un buon rendimento scolastico, quest'anno anno per la prima volta ha preso una nota che si era presentata impreparata in storia.
Oltre le ho altre due figlie, di 22 anni che lavora, di 15 che frequenta le superiori. Sono separata, suo padre è andato via quando lei aveva circa 2 anni. Lo vedono raramente anche perché lui è andato in un'altra città. Lei personalmente tende a rifiutarlo un po' come genitore.
Scusate la lungaggine ma ho cercato di esporre un po' il tutto. Mi spiace vederla star male, ma se le parlo dice divento insistente.
I suoi insegnanti sono bravi, già docenti anche per l' altra figlia.
Dimenticavo...andava a danza, era usata come esempio per la sua capacità, essendo molto portata a detta della maestra, ha fatto anche esami....ha voluto lasciare anche la.
Gentile Mary,
da come scrive la situazione emotiva di sua figlia sembra molto importante e sofferente.
Cosa è successo quella mattina a scuola? Come avete reagito? Le insegnanti? I compagni?
Sembra che stia vivendo una forte paura nata a scuola (osservando il suo incupimento quella sera).
Le insegnanti di danza hanno provato a chiamarla? Non è possibile chiederle di partecipare in modalità online per un breve periodo?
Com'è il dialogo tra di voi? Le sorelle come la stanno aiutando?
Potrebbe essere che sua figlia non sia riuscita a sostenere un momento di fragilità e che ora si percepisca come "non amabile", "non all'altezza", ecc.? Come sta controllando le emozioni? Dal suo scritto sembrerebbe essere una persona molto arrabbiata in questo momento.
Quando non c'è la scuola come la vede? Solare? Sorridente? Con le amiche esce?
Provi a chiedere senza farla sentire "in errore" a capire insieme cosa capita al mattino quando suona la sveglia, magari partendo lei da un suo esempio di una mattina in cui ha sonno o non ha voglia di andare al lavoro e continuando a dire le emozioni che prova.
Le consiglio inoltre, essendo che lei non vuole una terapia psicologica individuale, magari di essere lei mamma a iniziare un percorso per essere aiutata e supportata in questo momento e poi provare a inserire negli incontri anche sua figlia dicendole che sarebbe utile anche la sua presenza e quella delle sorelle per poter lei per prima essere aiutata nella loro educazione e per trovare strategie personali che le permettano di tornare a vivere a 360°.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste per poterle dare maggiori rimandi. Mi spiace aver posto tanti quesiti ma vorrei conoscere meglio la situazione.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino