Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Mia figlia di 8 anni non vuole andare a scuola perche’ i compagni di classe non la considera
Buongiorno
Mia Figlia ha otto anni, frequenta la terza elementare va molto bene a scuola le piace studiare
Da circa un mese ha iniziato a lamentarsi perché a suo dire i compagni non la fanno giocare nelle ore di pausa e durante le lezioni la disturbano e la trattano male
Abbiamo cercato subito di capire facendo un giro già dal giorno dopo il racconto senza farci vedere, perché preoccupati e ci siamo recati al cancello della scuola per controllare cosa succedesse durante la pausa
A malincuore abbiamo verificato che nostra figlia era nel cortile della scuola da sola mentre tutte le altre amicherete giocavano a pallavolo
Qualche giorno dopo abbiamo chiesto un incontro con la coordinatrice della classe “l’insegnante di italiano” materia nella quale la piccola ha tutti 10
L’insegnante adora la piccola per la sua bravura precisione e maturità
Al nostro arrivo per l’incontro resta molto sorpresa delle cose che le riferiamo e ci comunica che farà un monitoraggio della situazione rimandandoci ad un incontro dopo due settimane
Sono passate tre settimane anzi quattro ed abbiamo notato che nel frattempo qualcosa sembrava essere migliorato nel senso che all’uscita della scuola nostra figlia restava qualche decina di minuti a giocare con altre bambine
Ma continuava comunque a riferirci che in classe nulla era cambiato
Ora dopo aver trascorso il fine settimana e dovendo tornare a scuola il lunedì ha di nuovo iniziato a lamentarsi che le compagne la trattano male e che lei non è contenta di andare a scuola
Le abbiamo fatto notare che all’uscita della scuola giocava comunque con delle amicherete di classe ma lei ha riferito che giocavano perché sapevano che c’eravamo noi genitori e che durante le pause ed in classe le amiche continuavano a trattarla male senza considerarla
Piange e si rattristisce perché non vuole stare lontano dalla mamma e da suo padre
Abbiamo cercato di chiederle se volesse invitare qualcuna delle sue amichetta a casa ma lei non vuole perché sostiene che sono tutte ostili
Nonostante ciò la Mamma ha invitato una sua amica per fare una merenda il pomeriggio di un giorno della settimana prossima
Siamo un po’ preoccupato perché mostra figlia oltre ad avere un bellissimo carattere è anche molto buona ed è strano tutto ciò che le sta accadendo
Quando le diciamo che potremmo cambiare scuola lei dice di non volere lasciare la maestra con cui ha un bellissimo rapporto (quella che ha una grande considerazione di nostra figlia perché sostiene che sia brava precisa che non alza mai la Mano per dire di non aver capito ed è molto intelligente)
Le insegnanti da qualche settimana stanno spiegando in classe a tutti l’importanza di stare insieme a giocare senza escludere nessuno ma senza fare alcun riferimento
Non sappiamo cosa stia accadendo e siamo molto preoccupati e frustrati dal sentimento di tristezza che pervade la piccola ogni qualvolta si avvicina il lunedi per far rientro a scuola
Da poco abbiamo preso un cane e non vorremmo che anche questo abbia in qualche modo condizionato la piccola
Ringrazio per gli eventuali consigli
Gentile Roberto,
mi spiace leggere di questi eventi che continuano ad accadere nelle classi. Gli altri anni la situazione era la stessa? Può essere successo qualcosa con le compagne o con alcune?
Lei a casa cosa racconta? Voi cosa avete già provato a dirle? (Il cane non mi sembra una brutta idea ma anzi una scelta molto importante dove anche lei mettersi in gioco, educare, avere un essere vivente che le vuole bene in modo incondizionato).
Riprovate anche a chiedere nuovo colloquio con le maestre per capire cosa osservano loro e quali strategie valutare insieme per farle re-inserire nel contesto classe.
A casa, invece, sì provate a invitare delle amiche a vedere come si comportano, magari proponendo anche eventi diversi dal solito o se possibile anche uscite con le famiglie nel week end.
Consiglio inoltre di valutare un breve percorso di supporto psicologico per vostra figlia per capire cosa accade dentro di lei, cosa pensa, cosa prova e insieme ad un professionista esterno e neutro provare a ritrovare la sua felicità, una strategia per ritornare a dialogare anche in classe e aumentare così anche la sua autostima personale.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino