Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Come devo agire in una relazione ormai diventata tossica?
Gentili esperti,
ho una seria e profonda relazione con un ragazzo da un bel po’ di tempo, siamo due persone difficili e lo stare insieme ci ha sempre risollevati dalle nostre difficoltà. Lui mi ha sempre dato tanto, così come io ho sempre dato tanto a lui, non ci sono mai stati problemi di fiducia o di altro tipo; è sempre stato il classico amore inimitabile, puro e fiabesco. È da un po’ di tempo a questa parte che le sue problematiche emotive si sono aggravate, i suoi problemi ci portano a litigare costantemente a causa delle mie reazioni brusche dovute al dolore e alla paura della situazione, non passa giorno che io pianga o che sia in preda alla paura ed è diventato un insieme di sensazioni insostenibile. Ciò mi porta a trattare male gli altri e a distrarmi dallo studio, nonché a sperare costantemente in un cambiamento da parte sua che puntualmente non avviene, poiché sta molto male per attuarlo. Mi faccio in quattro per aiutarlo ma sembra essere divenuto apatico a quasi tutto, temo sempre di più che possa farsi del male. Sono arrivata ad un punto in cui vorrei essere felice e godermi la vita, ma se lo lasciassi soffrirei a lungo tremendamente amandolo io ancora tanto e non mi sento pronta a tale passo; in più temo ciò che lui potrebbe fare nel caso di una separazione, perché io resto il suo unico punto fermo. Noi parliamo molto, ma purtroppo tutte le spiegazioni non bastano mai. È molto urgente, sto provando un dolore insostenibile e ho bisogno di aiuto.
Gentile Chiara,
leggendo anche la sua giovane età, capisco l'urgenza che lei prova e anche la situazione che sta vivendo il suo fidanzato. Non deve essere veramente facile per nessuno dei due.
Lui è seguito da un professionista? Prende eventualmente dei farmaci? Ha provato a normalizzare il suo vissuto e a cercare insieme delle soluzioni? Le difficoltà del fidanzato su cosa si incentrano?
Lei mi sembra di capire che sta facendo tanto e in modo anche non solo maturo ma anche con pieno amore. Complimenti!
Potreste valutare non tanto un allontanamento quanto un aiuto esterno fatto da un professionista:
- INDIVIDUALE per lui ed eventualmente anche per lei per essere supportata in questo momento di fragilità
- DI COPPIA se per caso volete trovare delle strategie insieme di aiuto e per conoscervi meglio (anche se questa opzione la terrei come seconda)
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive e/o eventuale consulenza. Se volesse può anche rispondere in privato alle domande poste per poter capire meglio il tipo di sofferenza.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino