Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Come affrontare un trasferimento
Salve, sono Simona ho 40 da 4 anni sto con un ragazzo indiano che vive in Italia ormai da quasi venti anni, io sono italiana. Il mio ragazzo per motivi di lavoro da 2 anni e mezzo si è trasferito in Piemonte, premesso che io vivo in Sicilia. Dopo 2 anni e mezzo di distanza ci siamo stancati e abbiamo deciso di andare a vivere insieme quindi io dovrò trasferirmi in Piemonte. Da qui iniziano i miei problemi mia mamma non accetta il mio trasferimento, non ne vuole sentire parlare eppure già noi abbiamo già tutto pronto. Mia mamma mi critica, mi dice che è sbagliato allontanarmi dalla mia famiglia che lei si sentirà sola, quando per solo due secondi iniziamo a parlare piange e dopo la vedo stare male. In tutto questo ho anche due splendidi nipotini uno di 10 anni e una di 6 anni che ho cresciuto, quando ho comunicato loro del trasferimento hanno pianto tanto e non mi hanno più rivolto la parola. Non mi sento più felice di trasferirmi, piango tutti i giorni, mi sento in colpa per tutti. Aiutatemi
Gentile Simona,
posso immaginare la tristezza e il "simil lutto" che possono si possa vivere in una famiglia quando avviene il distacco o un allontanamento.
Capisco anche il momento di vita storico dove col Covid sta diventando un po' tutto più incerto negli spostamenti.
Forse per questa scelta mi proverei a soffermare su vari aspetti:
- Amo il mio compagno?
- Cosa mi fa dubitare tra Piemonte e Sicilia? Solo la mia famiglia?
- Cosa andrei a fare io in Piemonte?
- Io mi considero ancora figlia o mi percepisco già come compagna/moglie?
Se le sue difficoltà persistono le consiglio di valutare, magari dopo aver provato a rispondere alle domande precedenti in modo quasi "impulsivo" cercando di "bloccare" la sua razionalità, un percorso di supporto psicologico dove in un luogo neutro e senza giudizio con l'aiuto di un professionista poter trovare le sue risposte, capire meglio cosa vorrebbe per lei come persona senza pensare ai famigliari o al compagno ma solo a lei e da li valutare come e quali strade prendere nel modo meno tortuoso possibile.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino