Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Ansia da prestazione nei bambini
Buonasera, sono la mamma di una bambina di 10 anni che pratica ginnastica ritmica fin da quando aveva 5 anni. È letteralmente innamorata di questo sport, si trova molto bene con l'ambiente della sua società sportiva ed ha un ottimo rapporto con le sue amiche/compagne. A partire da quest'anno però ha iniziato a sviluppare una forte ansia ogni volta che le comunicano che ci sarà una gara, al punto che ha deciso di non partecipare alle ultime gare organizzate.
Ne noi come genitori, ne le sue allenatrici hanno posto problemi su questa cosa, lasciandola libera di scegliere e di elaborare questo momento. Il problema però è con se stessa..non vuole fare gare ma in questo modo si sente esclusa ed inadeguata.
La sua paura non è quella di ottenere un punteggio basso in classifica ma ha il terrore della situazione in cui deve presentarsi in pedana davanti ai giudici e teme di dimenticarsi tutto. Non è quindi il problema del risultato ma il non saper gestire l'ansia sul momento.
Non so se devo lasciar perdere o aiutarla a superare questa cosa, perchè sembra che la prima a soffrirne sia lei. Va agli allenamenti felice e si impegna tantissimo, ma ritiene poi di non riuscire a superare questo momento. A me dispiace perchè non vorrei che la vivesse come una sconfitta e si rassegnasse all'idea di non riuscire anche se ama profondamente questo sport. Abbiamo infatti provato a proporle di provare una cosa diversa, magari uno sport di squadra ma assolutamente non ne vuole sapere. Come pensa sia giusto comportarsi?
Gentile Silvia,
potrebbe essere un aspetto da valutare insieme a sua figlia e da tenere in osservazione per capire se nel futuro potrebbe interessare anche altri aspetti di vita.
Le gare possono creare, al di là di come un adulto di riferimento si avvicini, aspettative importanti e forti a livello personale.
E' un aspetto molto presente in chi pratica sport agonistici. Sua figlia cosa spiega delle gare? Quando andate per esempio a vedere le compagne come reagisce? Cosa prova a livello corporeo? es. pesantezza, ansia, paura, ecc.
Voi cosa provate a fare da genitori?
Se la confusione persiste potreste valutare una consulenza psicologica per voi e vostra figlia per capire insieme come muovervi a livello educativo, per sua figlia magari potersi aprire davanti un professionista esterno e neutro e da li pian piano trovare la strada che possa far stare e vivere al meglio la vostra bambina ma anche voi genitori.
Le linko degli articoli scritti da me:
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino