Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Disturbi alimentari
Salve, sono una ragazza di 19 anni al limite tra il normopeso e il sovrappeso (57kg x 150cm). Spesso ho avuto delle crisi o attacchi di panico ogni qual volta si parlasse di aspetto fisico, ma ultimamente diciamo che sto peggiorando. Ci sono giorni in cui tutto fila liscio, vivo la mia vita e magari mangio più "schifezze", ma sto bene; altri giorni cado in una sorta di depressione (a volte dura anche più di 24h) in cui non ho assolutamente voglia di fare nulla e ho costantemente fame... decido di mangiare qualcosa per eliminare questa sensazione, ma non va mai via. Continuo a guardare lo scaffale pensando a cosa possa mangiare, lo fisso e piango perchè magari vorrei concedermi una barretta ma allo stesso tempo non la voglio. è un po' complicato da spiegare, ma non penso di riuscire a farlo meglio... Ci sono giorni in cui cedo a queste tentazioni iniziando a mangiare senza fondo, penso a cosa possa fare affinchè tutto quello che assumo possa essere eliminato, ma alla fine non faccio proprio nulla, sentendomi un'idiota che non è capace neanche di prendere qualcosa o vomitare per rimediare al danno commesso. Da circa un mese ho iniziato a contare la frequenza di questi episodi e ho notato che ho un'abbuffata almeno una volta a settimana, se non due. Inoltre soffro di ipotiroidismo e una probabile disfunsione dell'ipofisi e per prevenzione sono stata messa sotto cortisone da più di 5 mesi, nulla da dire che mi vedo obesa, gonfia e vorrei riuscire a non mangiare per perdere qualche chilo e arrivare almeno a 53kg. Non riesco a capire se avrei davvero bisogno di una psicologa/psicoterapeuta o è solo una fase di passaggio di qualche anno e che "scomparirà" da sola.
Gentile Cecilia,
da come scrive sembra maggiormente una "paura" o un pensiero che sta diventando "suo".
Non si deve preoccupare perchè da come scrive si osservano d subito le sue buone risorse personale, ottima capacità introspettiva e anche voglia e determinazione nel voler capire.
Mi sembra anche di intravedere importante pesantezza e forse anche tartti di tristezza, lei cosa ne pensa?
Qualcuno vicino a lei osserva questa sofferenza? Ne ha già parlato con qualcuno?
Le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia individuale per essere ascoltata, aiutata e accopagnata a conoscersi meglio, a capire cosa prova quando arriva l'orario dei pasti o di eventuali spuntini durante la giornata, cosa rappresenta per lei il cibo, se ci sono delle sofferenze o aspetti di possibili vissuti "negativi" e da lì pian piano consocendosi anche meglio e ritrovare le sue risorse e la sua forza personale ripartire più forte di prima!
Le linko degli articoli scritti da me:
-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/
-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/terapia-individuale-minori-adulti-cognitivo-costruttivista/
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino