Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista
Mamma preoccupata per il suo bambino
Buongiorno, spiego in breve la mia situazione: Ho un bambino di 5 anni è sempre cresciuto con me e mia madre, il padre purtroppo l'ha visto solo nei primi anni e poco perché non sta bene ha patologie quali depressione e schizofrenia, e non l'ha più visto da quando a 2 anni perché il padre è entrato in comunità in Sicilia lui è di lì e io di Torino, da 1 anno conviviamo col mio attuale compagno, a febbraio è arrivata una sorellina, mio figlio è sempre stato affettuoso con la sua sorellina ed ha avuto un buon rapporto col mio compagno sin dall'inizio della nostra frequentazione, ma da maggio/giugno ho notato un cambiamento di mio figlio, fa capricci per tutto, scenate in giro al supermercato, a casa, ovunque, e ultimamente sembra essere proprio arrabbiato col mio compagno, esempio disegna un cuore e dice che il mio compagno non c'è nel cuore ma solo la nonna io e la sorellina, oppure usciamo tutti insieme e dice che il mio compagno non deve esserci. Ora il mio dubbio è che parlandone anche con l'insegnate di psicomotricita' che forse mio figlio fa confusione tra il mio compagno che vede magari come figura paterna e il suo vero papà, e ho paura che stia soffrendo sfogando coi capricci e scenate questo suo disagio. La situazione sta diventando davvero ingestibile, è tutto un capriccio disperato e a me anche solo per andarlo a prendere al asilo mi viene l'ansia perché appena mi vede si scatena l'inferno. Potete aiutarmi a capire se possa essere davvero quello che penso io e se mio figlio abbia bisogno di un aiuto tipo uno psicologo? Grazie in anticipo a chi mi risponderà, sono veramente molto triste e preoccupata per questa situazione.
Gentile mamma,
immagino dal suo racconto che non sia facile. Si percepisce già da queste poche righe la sua sofferenza e un pochino confusione (giustamente).
La prima cosa da dire lei è una mamma molto attenta: si è già confrontata sia con le insegnanti sia con un professionista che già segue suo figlio.
Questa è un'età particolare perchè suo figlio potrebbe un po' "fare l'uomo di casa" o vedere anche la "comprensione e accettazione" di questa sua messa alla prova. Riconoscete che al compagno dispiace ma dite e dimostrate coi gesti che lui ci sarà sempre per lui e per voi. Organizzate magari oltre che uscite famigliari anche uscite solo "uomini".
Glielo provi poi anche a chiedere, cosa succede? come mai sei arrabbiato? Lo vedo es. diventi tutto rosso o piangi....
Se le difficoltà persistono le consiglio, anche per poter descrivere meglio l'anamnesi e la vostra storia di vita di rivolgersi presso u professionista che si occupa di età evolutiva nella vostra zona e così insieme trovare eventuali strategie per lei mamma, per la famiglia o per suo figlio.
Resto disponibile per informazioni, richieste e/o eventuale consulenza
Dr.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Riceve a Torino, Rivoli e online
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino