Pigrizia e poca decisione nel fare delle scelte
Buongiorno vorrei sapere come poter risolvere, seguendo magari un percorso con uno psicologo , un problema che pensavo svanisse da se con gli anni, di autostima.Almeno credo che sia quella la radice su cui lavorare perchè ciò che mi preoccupa è la pigrizia e la poca decisione nel fare delle scelte che espongono la mia persona a commettere errori o a essere sottoposto a giudizio degli altri. Questo mi porta a essere poco espansivo verso gli altri e quando mi capita di entrare in comunicazione con estranei sono in tensione (che credo si percepisca nonostante sia una persona che controlla sempre le sue emozioni e non le esterna quasi mai ahimè) quando invece vorrei vivere talune situazioni in maniera tranquilla. Questo mi porta ad avere degli svantaggi sia sul lavoro sia nel rapporto non solo verso l'altro sesso ma anche con il proprio.E pensare che quando ero piccolo ero molto estroverso! Grazie
Caro Gianluca,
la paura di sbagliare, la difficoltà nella scelta, i tanti pensieri che ci assillano, il sentirci giudicati, il voler controllare tutto, capita a tutti, anche se lei forse, deve risolvere ancora il sensitmento di catastroficità che si lega a tali evenienze. Sì, una specie di problema di autostima, che le crea una forte crisi in alcune situazioni.
Pensi che proprio la parola "crisi" deriva da "crisis" che vuol dire bivio, scelta, e quindi inevitabilmente tutti noi, quando dobbiamo scegliere siamo combattuti, andiamo in crisi appunto. Crisi e scelta, bivi, possibilità, sono collegati.
. Non è facile dalre una rispsta ovvero un "giudizio" rispetto alla sua domanda sulla natura della sua sofferenza esistenziale, visto che lei parla di sentirsi giudicato, posso solo dirle che forse è proprio un persecutore interno che la giudica e che le fa vivere la catastrofe per un errore o una cattiva scelta o difetti e limiti di sé? Quello contro cui lei deve lottare forse è proprio contro questo persecutore, non contro se stesso. Tutti sbagliamo, abbiamo limiti inaccettabili, "ma niente s'ha da fa'", ci vergogniamo, è terribile? Sì, è una grande arte sapere accettare le cose e i loro rischi, o magari il rischio d'esser respinti,o di sbagliare, soprattutto quando siamo molto (o fin troppo?) responsabili e magari proprio brave persone, la capisco. .. Credo che per questo potrebbe aiutarla una buona psicoterapia che la sostenga essenzialmente per attenuare il senso di catastrofe quando è di fronte a possibili errori, responsabilità o scelte o giudizi, ecc ecc,. Forse così la pigrizia passerebbe e aumenterebbe la sua possibilità di aprirsi?
Infine, il fatto che lei riferisca che da piccolo fosse molto estroverso, mi fa riflettere, tra le altre cose per cui occorrerebbe altra sede, sulla possibilità che alcune esperienze abbiano in qualche modo "aiutato" questo suo problema di autostima.
Capisco che lei abbia pensato potesse svanire con gli anni. Di solito quello di cui parla è curabile attraverso un percorso di psicoterapia, e talvolta può attenuarsi anche tramite positive esperienze esistenziali, le quali tuttavia, vanno anche sapute cogliere e recepire, e catturare, e non è sempre facile.
Resto a sua disposizione per ogni chiarimento.