Dott.ssa Federica Spina

Mi chiamo Federica Spina, sono una psicologa clinica, psicodiagnosta, psicoterapeuta in formazione, consulente tecnico di parte.

Lavoro come libera professionista dal 2015; mi occupo di valutazione psicodiagnostica (somministro test proiettivi e psicometrici), disturbi dell’apprendimento, disturbi d’ansia e dell’umore, disagi emotivi di vario genere.

La mia esperienza professionale trae le sue radici nel 2012, quando, dopo la laurea (con una tesi intitolata “La rilevazione del maltrattamento infantile attraverso il gioco ed il disegno”, votazione 109/110) sono entrata, come tirocinante, alla Cura del Girasole Onlus, un privato sociale che si occupa di disagi emotivi, disturbi alimentari ed abuso all’infanzia, col quale collaboro tutt’ora.

Nel 2012 ho effettuato un corso biennale in psicodiagnosi presso il CEIPA dove ho appreso la tecnica Rorschach; nel 2013 ho seguito un master sui disturbi dell’apprendimento presso il CENAF, terminata con una tesi riguardante lo sviluppo di tali disturbi dovuti a disagi emotivi; nel 2015 ho seguito un master in psicologia giuridica e psicopatologia forense presso l’AIPG nel quale mi sono focalizzata sulla tematica “relazioni perverse: dall’innamoramento all’omicidio”. Nel 2016 ho frequentato un corso d’intervento per le problematiche autistiche attraverso il metodo ABA presso l’ARFIP e, nello stesso anno, ho iniziato la scuola di specializzazione in psicoterapia dinamica presso l’AISPT con l’utilizzo della Sand Play Therapy: si tratta di una scuola ad indirizzo analitico che si fonda sulla psicoanalisi del profondo di C.G.Jung ed unisce alla tecnica del vis-à-vis l’utilizzo della sabbia, poiché, proprio come afferma Jung, spesso le mani dicono ciò che le parole non riescono.

 Credo che fondamentale nel mio lavoro sia la passione, la capacità di ascolto e la capacità empatica. L'ho scelto senza sapere realmente (all'epoca) cosa mi spingesse ad attivarmi in prima persona per aiutare qualcuno che fosse altro da me; oggi so che è si trattava di un qualcosa che prescindeva da me e pre-esisteva all'interno del mio mondo interno, come una chiamata, un'attivazione (Hillmann direbbe che il daimon interiore si è reso noto). 

Amo ciò che faccio, e reputo ciò condizione necessaria per poter attivare la mia funzione terapeutica ed essere di aiuto e di sostegno a colui che lo richiede.