Sento che l’ansia mi impedisce di vivere
Buongiorno, mi chiamo Francesca e ho 25 anni. Ho sempre un po’ sofferto d’ansia ma da un anno a questa parte è tutto peggiorato. Ho dovuto lasciare il lavoro perché non riuscivo più e ultimamente non riesco a fare le classiche cose di vita quotidiana, ad esempio la spesa. L’agitazione inizia un po’ prima di dover uscire, mi batte molto forte il cuore, mi sento irrigidita, fatico a respirare ma la cosa più debilitante per me è la fortissima nausea. Si è creato un circolo in cui non voglio uscire proprio per paura di sentirmi così e quando provo ad uscire puntualmente mi sento male. Anche una piccola discussione in famiglia, o un cambiamento di programma mi causa tutto ciò. Non so proprio più cosa fare, fino al 2021 ero in terapia, ma non so perché non me la sento più di andarci, perché ho paura di sentirmi male andando. Sento che quest’ansia mi rovina la vita, anche perché non tutte le persone a me care riescono a capirmi.. io non so di preciso perché mi succede tutto ciò, vorrei solo che non accadesse e quindi spesso mi sento molto triste.
Buongiorno Francesca,
Grazie mille per aver condiviso la sua situazione; capisco che dover affrontare questi sintomi sia molto difficile e apprezzo il suo coraggio nel cercare aiuto e sostegno.
Ci ha raccontato che soffre di un significativo livello di ansia che è andato aggravandosi nel corso dell'ultimo anno, al punto da interferire con le attività quotidiane e da provocare intense reazioni fisiche come tachicardia, rigidità, difficoltà respiratorie e nausea, oltre che sentimenti di tristezza e frustrazione.
L'ansia, in particolare quando raggiunge livelli così intensi da interferire con la vita quotidiana, è una condizione molto seria e debilitante. Questo tipo di reazioni può derivare da vari fattori, spesso una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali. Inoltre, il fatto che quest'ansia si manifesti con sintomi fisici così intensi è una dinamica purtroppo comune, e la comprendo pienamente nella sua difficoltà.
Riguardo alla sua domanda principale, è fondamentale affrontare sia i sintomi fisici sia quelli psicologici dell'ansia. Il ritorno alla terapia potrebbe essere molto utile, anche se comprendo la sua apprensione a riguardo, date le attuali difficoltà. Potrebbe considerare la possibilità di terapie online, che potrebbero ridurre l'ansia legata al dover uscire di casa. Inoltre, alcuni interventi psicoterapeutici, come la terapia cognitivo-comportamentale, hanno dimostrato efficacia nel trattamento dell'ansia e potrebbero aiutarla a gestire meglio i sintomi e a interrompere il circolo vizioso che ha descritto.
È importante anche considerare che un supporto farmacologico potrebbe essere utile, almeno inizialmente, per controllare i sintomi più intensi e permetterle di sfruttare meglio gli interventi psicoterapeutici. Naturalmente, ogni decisione riguardo alla terapia farmacologica dovrebbe essere discussa e valutata attentamente con un professionista sanitario qualificato.
Ho avuto esperienza con pazienti con sintomatologie simili alla sua e, nonostante le difficoltà iniziali, con un approccio combinato e personalizzato di terapia farmacologica e psicoterapia, molti hanno trovato sollievo e hanno riacquistato il controllo delle proprie vite.
Francesca, spero che riesca a trovare il sostegno e l'aiuto che cerca per superare queste difficoltà e ritrovare il benessere. Le auguro di poter presto vivere una vita più serena e libera dall'ansia che attualmente la affligge.
Cordiali saluti,
Federico Baranzini
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano