Narcisismo e cocaina

Sono stata con una ragazzo 10 anni, abbiamo sempre avuto un sacco di problemi discussioni ma eravamo fortemente legati e ho sempre pensato che ci amassimo tanto. Abbiamo entrambi 27 anni. Circa due anni fa decisi di lasciarlo perché ero stufa di vedere che le nostre strade non fossero più parallele. Ci siamo sempre divertiti ma il suo divertimento per me era poi sfociato in una dipendenza da cocaina… per lui era solo il weekend per divertimento, io vedevo che ogni scusa era buona…essendo piccola ho sempre sbagliato credo nelle discussioni a dargli del tossico perché lui mi ha accusato di averlo traumatizzato e fatto sentire poi sbagliato. Dopo averlo lasciato io mi sono sentita rinata ma comunque volevo mantenere un rapporto con lui perché sotto sotto speravo un giorno si riprendesse. Lui non sopportava che io fossi rifiorita che mi divertissi che stessi bene.. vivevo in Inghilterra e lui in Italia ma alla fine abbiamo sempre mantenuto i rapporti e ogni volta che tornavo in Italia passavamo tempo insieme.. tutto questo per un anno finché a Natale di ormai due anni fa mi disse che stava frequentando una ragazza ma quella stessa notte l ha voluta passare con me... al che io inaspettatamente mi sento male e sento paura di perderlo … perché ho pensato che se nonostante tutto anche questa ragazza fossimo ancora lì c’era ancora qualcosa e avremmo dovuto riprovare. Torno a Londra e inizio a stare malissimo, in programma c’era il ritorno definitivo in Italia prima di tutto questo nei mesi successivi. Quindi faccio avanti e indietro per vederlo e da lì inizia l’incubo … lui mentiva a lei per stare con me ma mi diceva che non credeva più in noi che io mi ero fatta i fatti miei e non potevo tornare così… la lasciava passava del tempo con me ma io continuavo a dirgli che comunque doveva cambiare vita doveva smette di drogarsi ecc e comunque stavamo in due regioni diverse. Passava tempo con me senza tornare ufficialmente insieme … appena io andavo via e c’era un litigio lui tornava da lei senza spiegazioni, così io me le cercavo ho parlato anche con la ragazza più volte. E così per ormai quasi due anni … era il ragazzo ufficiale di lei e io ero diventata praticamente l’amante del mio ex… stava con lei poi si annoiava e però non è mai tornato da me lui.. sono sempre stata io a cercarlo.. fondamentalmente ero sempre lì ad aspettarlo… ha sempre parlato male di lei con me.. mi disse che era la sua via di uscita da questa situazione con me che voleva voltare pagina che lui e perso che sta male che però gli piaceva poi la amava poi no che glielo diceva solo per riprendersela .. nel frattempo ogni volta che tornava da lei diceva che ero io a costringerlo che io sono pazza che lui non lo vedeva come un tradimento perché io sono la ex storica .. così un loop continuo … per tre mesi io mi sono fatta da parte … avevo parlato con lei e lei mi disse io non lo voglio faccio terapia lui è un narcisista so bene che non mi ama e cosa farà.. ma comunque lui riuscì a risucchiarla … così io mi feci da parte fino a quando ad ottobre di nuovo ci siamo incontrati ad un compleanno e siamo finiti insieme… così l ha tradita di nuovo senza che lei lo scoprisse per un mese.. lui era in delle condizioni pessime e io nonostante fossi serena senza di lui ero troppo preoccupata perché gli voglio bene davvero… così la famiglia decise di prendere provvedimenti e di chiuderlo un po’ in casa, fidandosi di me ero l’unica che poteva stare con lui in casa e gli dissero che non aveva senso che stesse ancora con quella ragazza e lui disse che infatti non sapeva come lasciarla di nuovo che non voleva farla soffrire ma che si era annoiato e che lei non lo aiutava. È riuscito a stare lucido solo 20 giorni poi la noia ha preso il sopravvento… io mi sono completamente fatta risucchiare nel vortice mi faceva stare male sentirmi voluta e non è impotente…ma non mi sono mai resa disponibile totalmente.. lui odiava le mie critiche al punto che di nuovo dopo che io gli dissi che era forse meglio prender un po’ le distanze e pensare a noi stessi da soli e dopo un litigio forte e un weekend passato a rifiutarlo anche a letto.. lui mi mente sparisce e torna da lei… Io non potevo crederci ma dentro di me lo sapevo… Quindi io ora so che probabilmente devo solo pensare a me e alla mia evidente dipendenza affettiva .. ma potrebbe essere che sono io la narcisista? Che lui abbia ragione su tutto che dice che sono io il male della sua vita? E che lui davvero abbia sempre voluto questa ragazza ma che io mi sono messa in mezzo? A me sembra impossibile ma lui riesce a farmi credere questo e io mi sento in colpa … ora sta con lei , che poverina è vittima più di tutti che ha detto che mai se lo sarebbe ripreso e che era consapevole di tutto… a me anche questo fa rabbia … non perché lo rivorrei io ma perché mi sembra tutto così assurdo . Lui potrà mai guarire? Ha accusato la madre che la colpa fosse sua che lui non voleva far pace con me che lo hanno costretto i genitori … che io non lo voglio lasciare andare che lui sta meglio senza di me, quando fino a due mesi fa mi ringraziava di averlo salvato da quella situazione. Una volta disse alla madre che avrebbe voluto lasciare quella ragazza ma che era “Troia “ e non poteva accettare che andasse con altri poi… che lui la lascia ma poi si pente perché ha “desiderio” di lei ma che poi si annoia subito. Che lui per me comunque prova amore sicuramente ma che ormai la nostra storia è andata ma comunque non mi chiude mai la porta in faccia … è possibile che lui ora se non avremo più contatti sarà felice con lei? Potrà mai smettere di drogarsi solo per lei? O sta con lei proprio perché è sempre riuscito a manipolarla come disse a me “me la rigiro come un calzino” … io mi vergogno di aver preso parte a tutto questo ma alla fine mi sento che nonostante non stessimo insieme abbia manipolato anche me. È possibile che lui sia narcisista davvero? O comunque che abbia dei tratti molto forti? Sicuramente il mio racconto è confuso e mancano molti dettagli ma credo che si capisca più o meno tutto il disastro.

Buongiorno,

grazie per aver condiviso una storia così complessa e sofferta, che ha evidentemente avuto un impatto profondo su di lei. Comprendo il carico emotivo e il dolore che ha dovuto affrontare e quanto sia difficile fare chiarezza, soprattutto perché questo rapporto le ha lasciato dubbi profondi e un senso di colpa che è ancora presente.

Provo a riassumere la situazione per darle una risposta chiara. Lei ha vissuto una relazione molto lunga e tormentata, caratterizzata da momenti intensi ma anche da difficoltà ricorrenti, fra cui le menzogne e l’instabilità legate all’uso di cocaina da parte del suo ex. Negli anni, malgrado le problematiche e i litigi, avete mantenuto una connessione forte, tanto che, anche dopo esservi lasciati, siete rimasti coinvolti in una dinamica complessa di ritorni e allontanamenti, con altre persone che sono entrate e uscite dalle vostre vite.

Il comportamento del suo ex è caotico e spesso contraddittorio. Alterna promesse e momenti di vicinanza a momenti di distacco, nei quali le attribuisce la responsabilità delle sue sofferenze o torna a relazioni precedenti. Questa ambiguità, che probabilmente ha causato confusione in lei, è molto tipica di persone con tratti narcisistici, specialmente se associati a una dipendenza, come nel caso della cocaina. La droga, purtroppo, amplifica queste caratteristiche, alimentando l’egocentrismo e la difficoltà nel rispettare impegni e sentimenti altrui, rendendo tutto più fragile e instabile.

I tratti narcisistici si manifestano spesso come una tendenza a manipolare gli altri, cercando di mantenere un controllo emotivo e di ricevere attenzione, senza reale capacità di empatia o stabilità nei legami. Le persone con questo tipo di personalità oscillano fra il cercare attenzione e il disprezzo per chi cerca di avvicinarsi a loro. Spesso cercano relazioni “parallele”, come quelle che lei e la sua ex avete vissuto con lui, per evitare di affrontare il vuoto o la noia che provano. Nel suo caso, l’uso della cocaina può aver esacerbato questi tratti, rendendo la sua percezione della realtà ancora più distorta e aumentando i comportamenti manipolativi.

Lei ha mostrato grande comprensione e pazienza nei suoi confronti, ma è possibile che, col tempo, questa attenzione si sia trasformata in una vera e propria dipendenza affettiva. La dipendenza affettiva nasce quando ci si lega profondamente a una persona nonostante le continue sofferenze, per la speranza di "salvarla" o "farla cambiare". Questo può spingerci a tollerare situazioni umilianti o dolorose, spesso per il desiderio di sentirci indispensabili o per paura dell’abbandono.

Lei stessa si chiede se, nonostante la sofferenza, sia stata manipolata o se abbia partecipato a sua volta alla manipolazione. Le rispondo con certezza: non è lei la narcisista. Prova ancora affetto e compassione per il suo ex, qualità che una persona narcisista non è in grado di provare sinceramente. La colpa che sente è un segnale del suo desiderio di fare del bene, di amare e di sperare in un cambiamento per lui. Tuttavia, è importante riconoscere quando il tentativo di aiutare qualcuno non porta a risultati e diventa distruttivo anche per noi stessi.

Per quanto riguarda il suo ex, purtroppo, è improbabile che possa cambiare soltanto per una relazione. Le persone con tratti narcisistici e una dipendenza devono affrontare un percorso personale di consapevolezza e trattamento psicologico per interrompere il circolo vizioso della manipolazione e della dipendenza. Se non accetta di lavorare su di sé seriamente, anche questa nuova relazione rischia di subire le stesse dinamiche. Cambiare richiede una motivazione profonda e un percorso terapeutico mirato, che difficilmente può derivare solo dalla presenza di un partner.

Per proteggersi da questa situazione e guarire dalle ferite di questa relazione, la incoraggio a rivolgersi a un supporto terapeutico per esplorare le dinamiche di dipendenza affettiva e trovare nuove modalità di relazione che siano sane e appaganti. In terapia, potrà lavorare su come rinforzare i suoi confini emotivi e su come non cadere in sentimenti di colpa o di responsabilità verso scelte e comportamenti che appartengono solo al suo ex.

Si dia il permesso di lasciarsi questo capitolo alle spalle e di recuperare il tempo e le energie che ha dedicato a questa persona. Come le ha mostrato l'esperienza, non è possibile aiutare qualcuno che non è disposto a lavorare su di sé.

Le auguro di ritrovare serenità e sicurezza, e di riuscire a costruire relazioni che siano fonte di arricchimento e non di dolore.

Cordiali saluti,  
Federico Baranzini  
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano