Psicologo Clinico, Psicoterapeuta in Formazione, Psychological Counselor
L'alta sensibilità: caratteristiche neurobiologiche e distinzione dai disturbi psicologici
Uno dei tratti di temperamento più sottovalutati nella comprensione diagnostica dei pazienti è quella dell’alta sensibilità. Le persone altamente sensibili costituiscono circa il 20% della
popolazione umana e hanno l’unicità di percepire e rispondere acutamente alle diverse sfumature emotive e sensoriali del mondo che le circonda.
Le persone altamente sensibili (PAS) sono dotate di un sistema nervoso centrale particolarmente reattivo, che le rende più suscettibili agli stimoli esterni. Nello specifico le PAS hanno caratteristiche neurobiologiche distintive che influenzano la loro profonda elaborazione delle informazioni, la loro intensa risposta emotiva, la loro spiccata empatia ed alta sensibilità agli stimoli ambientali esterni. Nello specifico:
Queste caratteristiche si traducono in una maggiore sensibilità emotiva, sensoriale ed intuitiva. Le persone altamente sensibili possono essere facilmente sovraccaricate dall’eccesso di stimolazione esterna, come rumori forti, luci intense e/o situazioni caotiche ed essendo altamente empatiche possono percepire in maniera profonda le intenzioni ed emozioni altrui.
Lo psicoanalista Carl Jung fu uno dei primi a parlare di “sensibilità innata”, introducendo i concetti di introversione ed estroversione nella psicologia della personalità. Successivamente, Hans Jürgen Eysenck collegò i concetti di Jung alla teoria del temperamento di Ippocrate, sottolineando le differenze tra persone introverse ed estroverse. Jerome Kagan, professore di psicologia evolutiva presso l’Università di Harvard, condusse studi longitudinali sui bambini, facendo una distinzione tra bambini ‘inibiti’ e ‘disinibiti’. Secondo Kagan, i bambini ‘inibiti’ mostrano un comportamento cauto, introspettivo e timido di fronte a nuove situazioni e/o persone sconosciute. Hanno una soglia di eccitazione più bassa della media e presentano una maggiore reattività del sistema nervoso simpatico di fronte a queste situazioni.
L’alta sensibilità, quale tratto temperamentale indipendente ed alla pari con la tendenza
all’estroversione o all’introversione, viene spesso confuso erroneamente con diversi disturbi
mentali. Mentre un individuo può essere molto sensibile, oltre ad avere anche un disturbo
psicologico, l’alta sensibilità non è di per sé uno scompenso psicologico. Il disturbo psicologico è infatti tipicamente caratterizzato da un insieme di sintomi cognitivi, emotivi e comportamentali che mettono a dura prova l’individuo, compromettendone il funzionamento sociale, professionale e non solo. Risulta necessario quindi comprendere come si differenzia l’alta sensibilità da un disturbo di tipo psicologico:
“The Highly Sensitive Person” di Elaine Aron
“The Highly Sensitive Man” di Tom Falkenstein
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