Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Psicologo, Psicoterapeuta, criminologa, psicologa dello sport,neuropsicologa

informazioni di contatto

Via Gian Luca Squarcialupo - 00169 Roma (RM)

Tel: +393479498916

Viale degli Ammiragli 67 - 00136 Roma (RM)

Tel: 3479498916

Via Riomoro 79 - 64010 Colonnella (TE)

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presentazione

La Dott.ssa Filomena Lopez è psicologa dello sviluppo ed educazione psicoterapeuta in  self- auto analisi in bioenergetica per la terapia dei disturbi di personalità, psicologa dello sport, criminologa neuropsicologa .

Nel percorso terapeutico si propone come uno spazio personale dove si lavora su se stesso/a per conoscersi per il proprio benessere per migliorare i rapporti interpersonale, per riconoscere conoscere  le proprie emozioni  per dare il giusto equilibrio alle proprie esperienze. Uno degli obiettivi è sviluppare la capacità di guardare le cose in diversa prospettiva per migliorare il proprio modo di vivere e vedere le cose che ci coinvolgono, dando un maggior   vitalità alle cose che viviamo. Elemento importante del percorso un lavoro centrato sul corpo attraverso gli esercizi di bioenergetica maestro Alexander Lowen.

 

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Approccio

Che cos'è la bioenergetica 

( Alexander lowen ).

La bioenergetica è un modo di comprendere la personalità in termini dei suoi processi energetici. Questi processi, cioè la produzione di energia, attraverso la respirazione, e il metabolismo e la scarica di energia nel movimento sono le funzioni basiliari della vita. La quantità  di energia di cui si dispone e l'uso che se ne fa determinano il modo in cui si risponde alle situazioni della vita. Ovviamente , le si affronta con più efficenza se si dispone di più energia da tradurre liberamente nel movimento e nell'espressione. 

La bioenergetica e anche una forma di terapia che associa il lavoro sul corpo con quello sulla mente per aiutare le persone a risolvere i propri problemi emotivi e realizzare in misura piu ampia il proprio potenziale diprovare piacere e gioia di vivere. Una tesi fondamentale della bioenergetica è che il corpo e la mente sono identici: quelo che succede al copro succede alla mentee viceversa. 

I percorsi che propongo sono : 

1 gruppi di bioenergetica 

2 terapie individuali 

3 terapie di gruppo 

4 terapia di coppia 

5 adolescenti 

6 dipendenza da gioco 

 

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aree di competenza

  • Ansia generalizzata
  • Psicologia dello sviluppo e psicoterapia dell'infanzia e dell'adolescenza
  • Consulenze individuali, di coppia, di famiglia
  • Problemi depressivi della terza età
  • Consulenza e valutazione nell'età evolutiva, bambino e adolescente
  • Dipendenza affettiva

nessuno può dirci che non siamo in grado di fare

Formazione professionale

Laureata in psicologia presso la sapienza di roma il 09/03/004

iscritta all'ordine degli psicologi del lazio nel 21/11/005 

Master in psicologia dello sport 

corso di consulenza ed perizia presso il centro obiettivo psicologia in via castel colonna  34 roma  anno 2008

Master interfacoltà di II livello in criminologia clinica , psicologia giuridica, e psichiartia forenze anno 2016/17   

scuola di specializzazione SMIAB  Self auto analisi in bioenergetica per la terapia e i disturdi di personalità

master in Neuropsicologia Clinica 

 

 

 

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Esperienze lavorative

Inizio nel 1997 come operatrice per i soggiorni estivi per bambini disabili per Anni Verdi .

Nel 1997 inizio a lavorare per la società sportiva ascip di Ostia stella polare come tecnicco sportivo per ragazzi disabili con le attività di atletica leggera , boccie salto in lungo . 

Continuo con esperienze in ospedale al Policlinico Umberto I nel reparto fibrosi cistica. 

Apro lo sportello di ascolto per genitori con figli disabili sono responsabile del progetto come benessere psicofisico del disabile con associazione sclerosi tuberosa di fiumicino. Collaboro con loro almeno 4 anni come operatrice poi come coordinatrice e psicologa per una vacanza famiglia per 10 giorni . Faccio educatrice in asilo nido , via del serafico 2000 azienda matarazzo .

Lavoro in casa famiglli per ragazzi disabili Oikos via lomazzo 82 prima porta.

Lavoro  come   educatrice in un centro di immigrazione per minori in via gambalo 61 a roma 

Collaboro con il centro interdisciplinare onlus di roma divento delegata della circoscrizione csin onlus iv municipio di roma.

collaboro come psicoterapeuta con la clinica privata paideia di roma 

psicologa , psicoterapeuta presso asscociazione terzo spazio zona piazza bologna via sant'ippolito n 9 

oppure garbatella in via gaetano casati , 39 roma .

da alcuni anni faccio colloqui di psicoterapia  on line su skipe per appuntamento contattatemi su email per affissare un appuntamento, mi occupo di psicoterapia a domicilio per quelle persone che sono impedite nel venire a studio.

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Partecipazioni

Dedicato  a noi  ..... CHI  SOFFRONE DI ATTACCHI DI PANICO

Il prendersi cura di se, significa aver coraggio, determinazione, amore, testardagine, curiosita , tutto questo deve essere determinante. Allora cerchiamo uno spazio dove semplicemente siamo noi stessi togliendoci di dosso le maschere imposte dalla società , uno spazio dove non dobbiamo nascondere la nostra fragilità, paure, ribellione, rabbia. Dove il nostro dolore viene capito, accolto, ascoltato.

 

                                   Per questo vi invito a partecipare :

Con La Dottoressa Filomena Lopez psicoterapeuta in Bioenergetica

  insieme a voi alla creazione di incontri settimali in cui siamo protagonisti con momenti di ascolto di lavoro corporeo.

Possiamo incontrarci un giorno a settimana, MARTEDI O SABATO per un ora , a( Piazza Bologna) Roma presso terzo spazio via Sant'ippolito n9 ,oppure a Garbatella , via Gaetano Casati n 39.  

 

 

 

 

 

Oggi sono arrabbiato con un pugno ho rotto la porta di casa

 

Cosa succede quando un nostro comportamento esplode …….

 

Oggi sono arrabbiato perché non sono stato capito, sebbene si trattasse di qualcosa di profondamente importante per me. Eppure ero convinto di aver infuso agli altri ciò che intimamente provavo. Qualcosa dentro di me è scattato, esploso, dando un pugno alla porta il dolore mi ha travolto con  la mano ancora tremante ho guardato mia madre atterrita dalla paura. Nel suo sguardo ho  letto lo sgomento, ho sentito al suo posto il sangue gelare, ho avvertito i muscoli cedere. Di quell’uomo che aveva di fronte e che pur credeva cosi diverso ……

 

Se partiamo da un primo incontro con la persona che ci contatta cerchiamo di farci raccontare chi è, facciamo domande su di lui, chiediamo cosa la spinto ha chiedere aiuto,  questo uomo esplode di rabbia da un pugno alla porta, che cosa LO HA FATTO ESPLODERE ,come mai è arrivato sino a questo punto, che cosa ha scatenato la sua rabbia, per quanto tempo giorni, mesi, anni , ha incanalato questa rabbia, poi ha  rivolta ad una persona specifica la sua rabbia .. 

Quali emozioni erano presenti prima e dopo l'evento, come ha reagito il corpo ad un evento cosi violento, come hanno reagito le persone intorno a lui, sopratutto lui come si è sentito dopo questo gesto …

Se iniziamo il nostro viaggio gli stati affettivi  primitivi sono sistemi motivazionali primari che forniscono una visione cognitiva integrata del mondo globale dell’esperienza presente nei termini della sua natura gratificante o avversava, con l’implicazione  di un desiderio di avvicinarsi alla fonte del piacere o di scappare, o distruggere la fonte del dispiacere. Gli affetti includono sempre una componente cognitiva, un esperienza soggettiva di natura estremamente piacevole spiacevole, fenomeni neurovegetativi di scarica, di attivazione psicomotoria e, importante un partner distintivo di espressioni facciali che completa il sistema comunicativo con il carreggiare. La capacità innata del  genitore di leggere le implicazioni affettive dell’espressione facciale completa il sistema di comunicazione  primitivo del bambino, che è fondamentale per l’attaccamento nel dominio comportamentale e per la costruzione di un mondo di relazioni oggettuali interiorizzate nel dominio psichico. Questa abilità completa la capacità innata del bambino di mostrare pattern motori facciali specifici che esprimono i suoi stati affettivi mutevoli. La relazione madre, figlio, può contribuire al’ organizzazione, disorganizzazione dell’affetto che a sua volta può sfociare in una disorganizzazione profonda e precoce delle relazioni oggettuali interiorizzate.

Il nostro percorso coinvolge il rapporto genitori figli, è un viaggio che dura che per tutta la vita, ma alcune volte succedono delle cose, dovute al cambiamento che la nostra vita, cultura, società subisce ci rendiamo conto che il nostro modo di rapportarci  cambia, considerando che siamo bombardati quotidianamente da messaggi, ed eventi stressanti, quindi ci perdiamo delle cose. Molti dichiarano che se i figli si comportano in un certo modo non è colpa dei genitori, se hanno dei comportamenti,  una parte di questi ragazzi è stata condizionata dal modo in cui ci sono stati  educati, sono state imposte delle scelte, senza una giusta motivazione, i no non giustificati , la rigidità dell’educazione, il dover fare quello che ci dicono i genitori, senza poter obiettare scelte che allungo andare creano sicuramente uno stato di frustrazione, rabbia, accumulata che poi alla fine sfocia in un disaggio, come una personalità fragile, un malessere psicologico. Credo che bisogna partire dall’ascolto forse alcune volte stare in silenzio e vedere cosa succede nel dialogo, ascoltare il suono delle parole, il corpo, stare li uno di fronte all’altro e vedere altro, guardare altro, poi vedere che succede. Ascoltare dovrebbe essere una cosa naturale ascoltiamo i nostri figli, oppure con la scusa che non si ha tempo facciamo sempre le stesse domande perché questo ci rassicura, ci mette in pace con la nostra coscienza. Se tutto questo non basta, cito Francolise

Dolto medico psicoanalista, che ha passato la sua vita parlando di prevenzione educazione. L’autrice dice che i genitori vogliono risposte dai professionisti, afferma che i bambini hanno una loro personalità che va rispettata dando dignità ai loro pensieri, ‘ i bambini provocano in noi una verità interiore che oltrepassa ciò che di noi sappiamo e ci mettiamo in discussione nel profondo’.

Molte delle difficoltà potrebbero essere risolte all’inizio se i genitori si aiutassero a vicenda per capire qual è il gioco in atto, e facendo in modo di mettervi fine, collocando il bambino nel suo nucleo. Per il bambino è un piacere essere capito nel suo bisogno di sicurezza e di conquista della propria autonomia concessa giorno per giorno da genitori attenti. E ‘ un piacere costruttivo che sostituisce il piacere di angosciarli di mandarli in bestia, gioco perverso spesso condizionato da una organizzazione fondata nel tempo e nello spazio che deve essere rivista. I primi rapporti come possiamo vedere incidono sulla crescita dei nostri figli ma diventando adolescenti facendo le loro esperienze, sviluppando la loro autonomia, capacità, di scelta sono loro che decidono i passi da fare dando uno sguardo al passato e decidere qual è la cosa giusta da fare.

La rabbia, la collera, il disgusto, il disprezzo , l’odio, sono affetti integrati e funzionali a esprimere particolari aspetti dell’aggressività. La persona che da un irritazione si può esplorare gli elementi fantastici inconsci , alla fine rivelano le caratteristiche strutturali dell’odio. La funzione della rabbia è il tentativo di eliminare una fonte di irritazione o di dolore. La rabbia è dunque sempre secondaria alla frustrazione e al dolore, la seconda funzione della rabbia è quella di eliminare un ostacolo o una barriera che non permette di raggiungere una fonte di gratificazione reale o fantastica. Molte delle difficoltà potrebbero essere usate all’inizio se i genitori si aiutassero a vicenda per capire qual è il gioco in atto, e facendo in modo di mettervi fine, collocando il bambino nel suo nucleo. Per il bambino è un piacere essere capito nel suo bisogno di sicurezza e di conquista della propria autonomia concessa giorno per giorno da genitori attenti. E ‘ un piacere costruttivo che sostituisce il piacere di angosciarli di mandarli in bestia, gioco perverso spesso condizionato da una organizzazione fondata nel tempo e nello spazio che deve essere rivista. I primi rapporti come possiamo vedere incidono sulla crescita dei nostri figli , ma diventando adolescenti facendo le loro esperienze,  sviluppando la loro autonomia, capacità, di scelta sono loro che decidono i passi da fare dando uno sguardo al passato e decidere qual è la cosa giusta da fare.

La rabbia, la collera, il disgusto, il disprezzo , l’odio, sono affetti integrati e funzionali a esprimere particolari aspetti dell’aggressività. La persona che da un irritazione si può esplorare gli elementi fantastici inconsci , alla fine rivelano le caratteristiche strutturali dell’odio. La funzione della rabbia è il tentativo di eliminare una fonte di irritazione o di dolore. La rabbia è dunque sempre secondaria alla frustrazione e al dolore, la seconda funzione della rabbia è quella di eliminare un ostacolo o una barriera che non permette di raggiungere una fonte di gratificazione reale o fantastica. Quando l’odio domina, è una forza distruttiva, disintegrante che tende verso la privazione e la morte, e l'amore una forza armonizzante, unificatrice e tendente alla vita e al piacere. Gli istinti aggressivi crudeli ed egoistici sono strettamente legati al piacere e alla gratificazione , e che ci può essere un fascino o una eccitazione che accompagna la gratificazione di questi sentimenti. In molti casi per le emozioni di ostilità esse si sviluppano in persone scontente,insoddisfatte del proprio destino e delle proprie condizioni.

Una volta che il colloquio ha inizio ed il paziente espone la sua storia, cerchiamo insiema a lui/lei di capire da quanto tempo questa rabbia vive in lui/ lei, perchè è esplosa solo ora qual'è è stato l'evento scatente chi è la persona alla qual'è è rivolta la nostra rabbia.Nel momento in cui la persona si fida di noi nel raccontarsi, possiamo insieme lavorare per trovare le cause della sua rabbia, quali emozioni si siano scatenate, come lui gestisce i momenti di rabbia, non solo, se ha delle difficoltà nell'esprimere le proprie emozioni..

Che cosa succede nel corpo , la rabbia cresce in noi ma prima di esplodere in quale punto del corpo la sentiamo, come la comunichiamo all'altro che stiamo per esplodere, come lo sentiamo il corpo rigido, i pungni delle mani sono chiusi, la mascella e rigida, contratta , sudiamo siamo rossi in viso, tutti elementi di lettura che possiamo fare, ma una volta esplosa questa rabbia che succede a noi agli altri .

Partiamo da noi, cadiamo a terra in un stato di collasso corporeo, abbiamo perso le forze ci sentiamo svuotati di tutto, piangiamo, oppure non facciamo nulla di tutto questo ...quali reazioni si muovono in noi..poi gli altri come reagisce altro di fronte alla nostra esplosione di rabbia, cosa fa per contenerla se ci riesce, cerca di comunicare con noi...

Una persona arrabbiata per per un perido di tempo molto lungo ha crisi di aggressività cerca aiuto ci sta dicendo aiutami ma non sa come dirlo, non sa come comunicarlo, e come un bambino che cerca di attirare l'attenzione dei genitori e questi non lo capiscono, in alcune persone non è facile parlare di quello che sentono perchè non gli è stato insegnato.

Se siente stressati arrabbiati non avete la possibilità di andare in palestra per scaricare io parlo di stress quotidiano in cui voi siete in grado di gestire, cantate in macchina prima di tornare a casa, ballate in casa , urlate in garage, tirate tutto quello che avete dentro, cantate sotto la doccia , se vi viene da piangere di nascosto fatelo, se la vostra rabbia va oltre alcuni canoni, che voi sapete bene a quel punto rivolgetevi ad un terapeuta per il vostro bene per quello delle persone che vi sono vicino.

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Francoise Dolto  I problemi di  bambini Milano  editore Mondadori

alexander lowen  Paura di vivere  Roma editore Astrolobo

dott.ssa Filomena Lopez psicologa, psicoterapeuta.

 

                                  

 

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