Centro Synesis® Psicologia

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Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

Paura di uscire di casa

Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni ed ultimamente ho paura di uscire di casa. Quando so di dover uscire (anche solo per fare una passeggiata) ho tachicardia, agitazione, gambe pesanti e paura di svenire. Credo che il tutto sia nato dal fatto che soffro di pressione bassa e questo mi ha portata ad avere paura di svenire. Ho sempre fatto le mie uscite ugualmente, ma da un mese a questa parte le sto evitando, rinchiudendomi in casa e riducendomi a far quattro passi qui intorno (abitiamo in campagna). Sono uscita con mia mamma nonostante fossi agitata e la giornata è andata relativamente bene tranne quando ho avvertito una sensazione di calore (eravamo al chiuso e mancava un po' l'aria), così mi sono agitata e mi sono demoralizzata. Il giorno successivo ho provato ad uscire nuovamente con mio marito e mio figlio, cercando di combattere l'ansia ed ho passato un pomeriggio piacevole.
Preciso che non sono mai stata una persona particolarmente socievole, perché sono timida ed introversa, ma sono sempre stata felice di uscire di casa per fare una passeggiata, andare al mercato, al parco giochi con mio figlio, al lago con mio marito e il piccolo, un giro per negozi, una cena da amici...
Fondamentalmente conduco una vita felice, sono casalinga per scelta e fino ad ora non ho mai avuto problematiche. Ora vorrei un consiglio per affrontare queste mie paure e riprendere una vita normale perché questa situazione mi spaventa parecchio.

Gentile Krizia,

Il suo comportamento attuale, che la spinge a cercare di uscire di casa ugualmente, le può essere sicuramente utile per cercare di contrastare questa sua paura e permetterle di non acuire maggiormente la sintomatologia ansiosa che descrive. Alcune tecniche di rilassamento possono aiutarla a calmare la sintomatologia acuta, per iniziare possono essere utili dei respiri profondi. Potrebbe essere importante capire a cosa è legata questa sua paura, che è andata acuendosi nell’ultimo mese, in particolare facendo riferimento alla prima volta in cui si è presentata, alla situazione che sta vivendo, alla sua storia personale. Le consiglio sicuramente di consultare uno psicologo che la possa aiutare a trovare le giuste strategie per riprendere a vivere la propria vita senza questa limitazione.

 Rimaniamo a disposizione, cordiali saluti

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