Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica
Bambina di 9 anni mangia poco e non assaggia
Buongiorno,
ho una bimba di 9 anni che fino ai due anni di età mangiava e assaggiava di tutto, poi ha cominciato ad essere più selettiva e a mangiare solo poche cose; ora che ha 9 anni mangia poco, sempre le solite cose e non vuole assaggiare nulla di nuovo, ogni tanto provo a convincerla ad assaggiare ad esempio la frutta che di solito piace a tutti, ma lei si rifiuta.
Anche se mangia poco è una bimba molto energica, sempre in movimento, muscolosa e anche a scuola riesce a stare attenta e ha dei buoni risultati.A volte mi sembra quasi che, rifiutandosi di assaggiare qualcosa, lo faccia per sfidarmi, per non darmi la soddisfazione che potrei aver ragione dicendo che quell'alimento potrebbe piacerle.
In genere a tavola lascio che mangi quello che ho preparato in base al suo appetito, senza insistere, altre volte invece cerco di convincerla ad assaggiare qualcosa di nuovo visto che, mangiando solo poche cose, ho l'impressione che il suo appetito sia limitato anche perché è stufa dei soliti pochi sapori!!!
Essendo sotto peso la pediatra le ha fatto fare esami del sangue che hanno confermato la sua buona salute e nessuna carenza.
Vorrei sapere se in questi casi è meglio lasciarla fare e aspettare che le venga appetito e la curiosità di assaggiare o se c'e' qualche approccio per cercare di farla mangiare di più. grazie
Buongiorno,
in quanto mamma è normale il suo essere preoccupata. L’alimentazione è un ambito molto importante e, per un genitore, è anche un modo per dimostrare la cura e le attenzione rivolte ai propri bambini. Il rifiutarsi di mangiare potrebbe anche essere un modo per esprimere controllo, il cibo è una delle poche cose su cui hanno il controllo i bambini di quell’età e che possono usare per esprimere la loro volontà: difficile obbligare qualcuno a mangiare quando non ne ha per niente voglia.
Da quello che descrive sua figlia è energica, brava a scuola…se per ora non mostra segni di deprivazione non se ne preoccupi troppo, la tenga controllata senza pressioni, le proponga sempre nuovi sapori e cerchi un modo di proporlo o un alimento che attiri la sua attenzione e, se la cosa non dovesse sbloccarsi o dovesse aggravarsi, si rivolga a uno psicologo esperto in alimentazione.
Cordialmente
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