Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica
Timidezza o patologia?
Buongiorno
Mio figlio di 9 anni quando si rapporta con sconosciuti (medici, genitori dei compagni, negozianti... ) non li guarda mai negli occhi. Quando gli fanno qualche domanda abbassa lo sguardo e sbatte velocemente le palpebre e risponde a fatica, spesso a monosillabi.
È solo timidezza oppure è indice di qualche difficoltà?
Grazie
Buongiorno Silvia; lei ha raccontato di come suo figlio si comporta quando deve interfacciarsi con delle figure a sconosciute, ma non ha dato informazioni invece su come si comporta nelle altre relazioni sociali (con voi genitori, con i compagni di classe, gli amici etc.); se la modalità di risposta che descrive è tipica solo delle relazioni con figure sconosciute potrebbe essere una modalità improntata sulla diffidenza del bambino verso le figure che non conosce. Ha provato a parlarne direttamente con suo figlio? Magari proprio poco dopo che accade la situazione può chiedergli come si sente e ascoltare che cosa ha da dire il bambino; possiamo aiutare i bambini a dare un nome a ciò che provano e rassicurarli. Cerchi di connotare la conversazione come mossa da genuina curiosità nei suoi confronti e non mossa invece per tentare di “correggerlo”; sarà proprio suo figlio probabilmente a dirle perché sceglie questa modalità di comunicazione quando deve relazionarsi con sconosciuti e potrà cogliere eventuali segnali di difficoltà o meno. A quel punto potrà valutare se effettuare una valutazione da un professionista per aiutarla e aiutare suo figlio, o se questo modo di relazionarsi con gli sconosciuti è solo un’impasse momentanea. Un saluto.
Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica - Monza e della Brianza - Lecco - Bergamo