Centro Synesis® Psicologia

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Centro di consulenza Psicologica, Psicoterapia e ipnosi clinica

Nei rapporti con gli altri provo completa sfiducia

Buongiorno desidero ringraziare tutti i professionisti che hanno accolto la mia scorsa richiesta di aiuto con viva partecipazione. Ho letto ogni risposta e compreso che ho omesso di dire alcuni elementi importanti per ricevere eventuali indicazioni su quale possibile strada intraprendere. Avevo raccontato la mia storia parlando solo del rapporto con mia madre e delle dinamiche che avvengono tra noi. Il problema reale è che indipendentemente dai motivi che possano averla spinta ho subito maltrattamenti e aggressioni verbali che oggi mi portano ad avere reazioni emotive davvero peculiari. Nei rapporti con gli altri provo completa sfiducia, totale diffidenza e sospetto. Nella mia percezione di pericolo divento davvero aggressiva, perdo la ragione, teatrale, in balia delle mie emozioni e metto me stessa in pericolo con scelte impulsive e compromettenti. Per esempio abbandonare il posto di lavoro perchè un collega mi ha “aggredito“, oppure prendere la macchina in piena notte per raggiungere un compagno a 300km di distanza per una collega un po troppo intraprendente. insomma non è vita. Le mie reazioni sono destabilizzanti per me e per gli altri. Quindi,vi chiedo... dopo 5 anni di terapia dallo psicologo, perché non sono riuscita a migliorare nulla? mi sono chiesta se esistono terapie che permettano di scavalcare la mente lucida e raggiungere l'inconscio, riprogrammarlo e affrontare irrisolti violenti e infantili. Spero davvero in una vostra risposta e spero che tra voi ci sia la persona che mi darà una mano. Con affetto C.

Buongiorno Christelle,

sicuramente la sua storia personale con sua madre ha influito e influisce sull’odierno e si ripercuote nel rapporto con gli altri e con sé stessa. Come diceva Ernest Hemingway “Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è dargli fiducia”, alle volte è un salto nel vuoto, ma questo potrebbe iniziare a farlo in un ambiente più protetto quale quello della terapia.

In ambito terapeutico il rapporto di fiducia tra le due parti è fondamentale, ciò rientra nella teoria denominata “verdetto del dodo”. Il dodo è uno dei personaggi di “Alice nel Paese delle meraviglie”, in un brano egli indice una gara, senza però stabilire i parametri per la vincita e al termine di questa egli dichiara “Tutti hanno vinto, e tutti devono vincere un premio”. Questa metafora serve per dire che, mettendo a confronto tra loro psicoterapie di orientamenti diversi, ne risulta che tutte funzionano e nessuna sembra essere superiore all’altra. La loro efficacia non è legata a tecniche o teorie specifiche, ma a qualcosa di più generale comune a tutte: l’alleanza terapeutica. Le consiglio innanzitutto di affidarsi a un professionista che la faccia sentire compresa in quanto ciò genererà in lei un senso di sicurezza che a sua volta le permetterà di “scavalcare la mente lucida e raggiungere l’inconscio”.

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