Non riesco ad amare e non ho fiducia

Salve,
mi chiamo Sara ed ho 40 anni.
Vi scrivo per comprendere per quale motivo io non riesca più a provare sentimenti. Mi spiego meglio in questo: sono 17 anni che non provo amore per nessun uomo e ultimamente non riesco a provare affetto per le persone vicine.
La mia vita è stata difficile a livello di rapporto con l'altro sesso: mio padre non è stato un buon padre, violento, anaffettivo, traditore. A 18 anni sono andata a vivere sola pur di fuggire dall'inferno in cui ha fatto vivere la famiglia.
Cercavo l'amore fuori e dopo qualche storia mi sono innamorata. Avevo investito tutto in questa storia, ma ecco che lui si riveló un bugiardo e un traditore. Il mio cuore è stato molto ferito. Ma non mi sono arresa e così dopo qualche anno ho amato di nuovo. La storia non era facile, non era approvata da mia madre e per questo motivo è dovuta rimanere nascosta. Ho vissuto un inferno comunque, per le minacce e le vessazioni di mia madre. L'ho lasciato, ma poi l'ho ripreso perché lo amavo alla follia. Ma lui era cambiato.
Ha iniziato ad essere violento e geloso senza motivo, una violenza della quale ho rischiato la vita, messaggi, minacce, pedinamenti, botte, sequestri dentro ambienti chiusi.....
Sono riuscita ad uscirne dopo 5 anni da incubo e senza l'appoggio di nessuno.
Ho ricominciato una vita nuova ma ho chiuso definitivamente il mio cuore, non potevo fidarmi di lui se ogni uomo che amavo era un mostro.
Dopo 9 anni ho incontrato un uomo, sembrava un principe azzurro perché era perfetto, dolce, attento, responsabile.
Era una brava persona, gli volevo bene.
Dopo un anno di relazione scopro un tradimento. Lui nega, è soltanto una tipa pazza che lo perseguita. Gli credo.
Andiamo a convivere e li piano piano inizia un tracollo di cui non mi accorgo, perché sono quelle cose che cambiano in modo così lento che le accetti senza dolore.
Lui si assenta, non gli va di fare l'amore, evita i miei amici, mi rifiuta qualunque dimostrazione di affetto, mi demolisce continuamente a livello emotivo e di autostima. Io ero già dentro e non mi rendevo conto, lui è un narcisista.
Dopo 5 anni qualcuno mi sveglia su questo, è stato difficile capirlo, metabolizzarlo, uscirne con le sole proprie forze.
Mi aveva annientato come persona donna, essere umano. Mi aveva tolto le forze, la personalità, l'anima.
Con immenso dolore e fatica, con grande solitudine e anni di pianti e disperazione, sto ricostruendo una nuova vita.
Ho provato a frequentare qualche uomo, anche per riacquistare la femminilità che lui mi aveva tolto negandomi affetto e sesso per 5 anni. Ma quei 2 uomini incontrati erano come lui e fortunatamente me ne sono accorta in tempo.
Ora l'ultimo: avevo deciso di provare a dare fiducia a qualcuno, ho 40 anni e ho voglia di amare e riscattare la mia vita priva di amore in tutti i sensi, ma ecco che anche l'ultimo mi ha tradita. Ma questa volta ho provato delusione solo per me stessa, per l'intento che avevo di recuperare e di credere in almeno un essere di sesso maschile. Ma nulla. La cosa strana è che non provo niente per questo: rabbia, sconforto,.... assolutamente nulla, il vuoto. L'unico sentimento che provo ad oggi è soltanto quando mi trovo sola con me stessa in mezzo alla natura. Per il resto posso provare stima o semplice affetto per le persone che mi sono vicine come amici, parenti.... ma nulla di così importante o che mi renda viva. Le persone per me possono esistere o no, non fa alcuna differenza.
Voglio nuovamente avere fiducia, amare, non voglio finire la mia vita nel mondo creato in me stessa, ho bisogno almeno di credere che esista qualcuno di umano.
Non capisco più cosa mi succede, tecnicamente non so più cosa fare o cambiare in me.
Grazie

Buongiorno Sara,

mi sembra che tutto parta dalla relazione con il primo uomo della sua vita, suo padre, che lei descrive come violento, anafettivo e traditore. Forse il solco lasciato da quella relazione è stato così profondo che tutte le successive lo ricalcano. Lei è stata brava ad andarsene da quell'inferno ma ne sono rimasti echi dentro di lei. Finchè non troverà il modo di elaborare a fondo tutto il dolore che le ha recato quella prima relazione traumatica, senza volerlo continuerà a cercare qualcosa che le somiglia. La invito caldamente ad iniziare un percorso di psicoterapia per sfuggire alla difesa che lei sembra aver messo in atto oggi, dopo tanto soffrire, che è quella di anestetizzarsi per non sentire. Costruire una relazione buona con un terapeuta può essere l'inizio di una fase nuova della sua vita.

Dott.ssa Franca Vocaturi