Per me la morte non è più un tabù, la trovo normale.
Ho vissuto una serie di lutti, quasi a cascata, ora ho interiorizzato la morte, come un fatto del tutto normale a cui assistere, trovo normale che la gente muore, trovo altrettanto difficile provare empatia per chi è morto e per chi rimane.
Mi sembra normale che non tutti debbano vivere e che qualcuno possa morire.
Non sto dicendo che intendo negare il diritto alla vita, per me rimane inalienabile, tuttavia sto dicendo che per gli equilibri che si sono creati in questo paese, c'è chi fa di tutto per salvare vite, per gli altri, senza chiedere nulla in cambio, poi negli ospedali arrivano gli incompetenti, i raccomandati e gli incapaci, di conseguenza per paradosso, chi ha fatto di tutto per il diritto alla vita, di vita perde la propria, come è successo alle persone che mi sono venute a mancare.
Non vi chiedo di immedesimarmi in me, quanto meno vi auguro di provare ciò che da anni sto provando io. Il mio senso di morale resta intatto? Eccessivo o difettoso?
Non mi importa cosa pensate di me oggi, dopo ciò che ho scritto. L'esperienza mi insegna che nonostante le vostre vite perfette, i bei sorrisi, i vostri fantocci e valori propinati dalle vostre famigliole "mulino bianco" o non… domani morirete. Se non morirete domani, morirete oggi, non sarò certo io a pagarvi il funerale o a rimpiangervi.
Grazie in anticipo per le risposte (anche per quelle scortesi).
Saluti
Salve Stefano,
è un tuo diritto pensare ciò che scrivi, provare determinate emozioni e comportarti nel modo che ti senti di fare (sempre, ovviamente nel rispetto degli altri)... Detto ciò, il tuo messaggio mi rimanda tutta una serie di altri messaggi e si sensazioni....In questo contesto quello che vorrei scriverti è una frase che mi ha colpito in un libro che ho letto tempo fa:
"Ogni perdita fa fare i conti con quella parte di di sé che con quella persona risaltava di più...Chi se ne va ci priva non solo della sua presenza e di tutto ciò che questa ci dava, ma anche di quella parte di noi che brillava con e per quella persona....".
Cordiali saluti