Come reagire a uno stato di immobilismo
Dottori, buonasera
Le scrivo per cercare di risolvere un problema che sembra senza soluzioni.
Mi trovo in uno stato di immobilismo, faccio un lavoro che non mi piace molto, vivo con i miei genitori e sento il bisogno di uscire, di essere autonomo, ma ogni volta che cerco la soluzione per raggiungere tale obiettivo, mi blocco, inizio a pormi domande del tipo " cosa devo fare?, "mi conviene"?
Tutto mi porta in uno stato di frustazione nei confronti dei miei amici, anche nei confronti del sesso femminile, mi sento troppo inferiore.
Dottoressa non so cosa fare più.
Salve Pietro,
ci sono dei periodi nella propria vita in cui è anche utile rimanere fermi per "aggiustare il tiro" e proseguire la strada verso il proprio benessere. C'è una frase famosa di Roosevelt E. "Nessuno può farti sentire inferiore, senza il tuo permesso". Penso sia emblematica per sottolineare quanto la percezione che abbiamo di noi stessi influenzi così tanto la nostra vita, tanto da bloccarci ed inibire i nostri tentativi. "Di cosa ho bisogno?...Cosa desidero veramente? Cosa sto facendo per raggiungere il mio obiettivo?....Quali sono le mie risorse e i miei punti di debolezza?" Sono domande preziose su cui riflettere.
Quando sembra di non avere più una possibilità è proprio il momento per riprendere in mano la propria vita!Se non sappiamo verso quale meta dirigerci, ogni strada può essere ugualmente giusta o sbagliata per noi.
Rimango disponibile per dubbi o ulteriori domande.