Come costruirsi un futuro?
Da quando mi sono diplomata la mia vita é peggiorata anno dopo anno, scelte universitarie e lavorative sbagliate, occasioni mancate e treni non presi.
Ho 23 anni e ora come ora mi sento sola e senza futuro.
So che sono ancora giovane e posso fare ancora tanto, ma sento che tutte le scelte che prenderò saranno sbagliate.
Non ho un obbiettivo di vita in particolare perché mi piacciono davvero troppe cose e non riesco mai a scegliere.
I miei genitori mi hanno lasciato sempre tutte le porte aperte e forse hanno sbagliato, non lo so.
Mi sento impotente di fronte a tutto questo, alla società che non ci viene incontro, alla gente che vive solo di apparenze.
Le mie amiche si stanno tutte fidanzando, anche la mia migliore amiche che era la sola a cui potevo dire tutto e adesso mi sento abbandonata.
Non per invidia, sono contenta per lei e adesso come adesso avere un fidanzato non è il problema principale, forse aiuterebbe, ma prima di essere amata ho bisogno di amare me stessa.
Sono stanca di non saper rischiare e di non aver coraggio per buttarmi nelle situazioni.
Vedo tutte le mie coetanee laurearsi, trovare il lavoro della loro vita, trovare l'uomo dei sogni, mentre io sono ferma in un bivio che non riesco ad affrontare.
Voglio solo rendere orgogliosa la mia famiglia perché se lo merita, non voglio più soffrire e non voglio far soffrire più nessuno.
Cara Marta ciao!
Mi permetto di darti del tu e ti confido che sei la prima persona a cui rispondo, in quanto mi sono iscritta da poco a questo sito!
Mi colpiscono molto le tue parole: delineano una ragazza sicuramente intelligente e di spessore, che però forse non si è ancora del tutto riconosciuta e questo un po' dispiace...
Verrebbe da chiedersi come mai una ragazza così viva, cui piacciono "troppe" cose come dici tu, non riesca però a lasciarsi andare nel suo cammino, assumendosi le responsabilità delle scelte che compie, al di là che poi si rivelino giuste o sbagliate, ma comunque SUE in quel determinato momento e risulti bloccata, stando ferma mentre gli altri accanto continuano a scorrere. Mi chiedo come mai Marta faccia così fatica a fidarsi di se stessa e di quello che sente buono per lei.
In questa fase, io credo per te di transizione, penso che dedicarti un momento di riflessione su te stessa, da condividere con un terapeuta che possa aiutarti a mettere in luce come mai tu metta in gioco certi meccanismi che abbiano come risultato quello di farti stare ferma, possa farti bene e credo che il sentirti consapevole del tuo stare non bene in questo momento sia già un primo passo importante in questo senso, vale a dire un segnale che tu voglia iniziare a capire un po' di più su di te! Forse è arrivato il momento in cui tu possa conoscerti di più...del resto come si fa a fidarsi di qualcosa o di qualcuno che si conosce ancora poco? In questo cammino di conoscenza però, datti tempo!
Dal canto mio, spero con queste poche parole di esserti stata utile in qualche modo e mi sento di dirti che, laddove tu volessi iniziare questo cammino, io sarei disponibile per accompagnarti lungo la strada.
Un caro saluto.