Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Non ho la necessità di avere relazioni sociali
Buonasera, sono una ragazza di 24 anni, scrivo perchè non sento la necessità di avere rapporti con altri. E' da quando sono piccola che preferisco stare da sola, mi ricordo che spesso non volevo invitare i miei compagni di scuola a casa e a volte nemmeno andare alle feste; non ho mai vissuto tutto questo come un problema fino ai 14 anni circa quando mi è stato fatto notare che non era una cosa normale..in ogni caso ad oggi non sono particolarmente socievole, specie se le persone che ho di fronte non mi piacciono. So stare con le persone ma solo perchè ho appreso nel corso del tempo il comportamento che si deve tenere per stare in compagnia, tuttavia vedo sempre le persone come "temporanee", ovvero, se sto facendo un'esperienza come per esempio l'università mi aspetto che una volta finita, terminino anche i rapporti di amicizia creatisi nell'ambiente universitario. Non so quale sia il reale motivo per cui sono così, però ogni uscita con delle persone si rivela "vuota", gli argomenti su cui si discute sono senza senso, mi sembra solo una perdita di tempo, idem per le relazioni amorose, ho avuto delle esperienze ma solo perchè lo facevano tutti e per sembrare normale lo facevo anche io, ma in realtà non mi interessa per niente avere un ragazzo o fare sesso. Onestamente a me non interessa molto dell'opinione altrui, mi spiace però per i miei genitori perchè sospetto che vedano tutto questo come un problema e per me la loro opinione e felicità conta
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL