Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Sono il suo tutto ma non è innamorato di me. Mi sto perdendo...aiutatemi.

Buongiorno, ho deciso di scrivere per avere un consiglio sulla mia situazione... anzi ho bisogno di aiuto!! Da circa un'anno sto frequentando un uomo .. il mio primo amore per l'esattezza! Dopo ben 22 anni ci siamo ritrovati. La nostra storia è nata nel pieno dell'adolescenza, io avevo 17 anni e lui 20, ci siamo conosciuti in discoteca e ci siamo frequentati per circa 4 anni. La nostra era una "relazione" libera, fatta di incontri fugaci, divertenti, intensi e piacevoli. Come spesso succede, purtroppo, ci siamo persi di vista. Io volevo una famiglia,, per lui era impensabile. Prospettive di vita diverse. Per entrambi comunque è sempre rimasto un bel ricordo di noi. La vita prosegue, io mi sposo all'età di 23 anni e ho una figlia. Lui varie relazioni e una convivenza. Durante tutti questi anni, il giorno del mio compleanno ho sempre ricevuto i suoi auguri..sempre! Qualche messaggio qua e la ma assolutamente niente di allusivo a nulla. All'età di 30 anni mi separo definitivamente da mio marito. Seguono due relazioni importanti, una mi ha segnata molto a livello emozionale. Ad ottobre 2023 ,casualmente, comincio una conversazione whatsapp con lui(primo amore). Ci scriviamo per un mese intero, qualche chiamata e poi il fatidico incontro dopo 22 anni. Vi dico solo che la prima volta che l'ho risentito al telefono ho avuto un brivido lungo la schiena .. figuratevi nel rivederlo. Non vi spiego l'emozione... non ci sono parole veramente... un tuffo nel passato oltre ogni limite, un attrazione identica a come l'avevo lasciata, nulla è cambiato . Da li cominciamo a frequentarci, una frequentazione sporadica i primi due mesi... lui aveva appena chiuso una relazione con una ragazza che l'aveva coinvolto molto. Insomma i mesi passano, ci frequentiamo molto molto di più ..empatia, complicità, momenti folli, risate. In questi momenti di felicità e spensieratezza lui mi dichiara spesso e volentieri che mi ha sempre pensata, che si è pentito di avermi lasciata andare, che oggi come oggi una famiglia con me la vorrebbe, che sono meravigliosa, mi chiede se veramente io sono cosi ecc. Io mi innamoro di lui e dei momenti che trascorro con lui, per me sono linfa, ossigeno, in quei momenti sono donna e libero completamente la mente da tutto. Ore..ore e ancora ore al telefono.. ci addormentiamo anche al telefono. Gite, weekend da pazzi, vacanze in tenda, dormire insieme 4 notti per settimana . In tutto questo comunque ognuno ha i suoi spazi(amici ecc) Parliamo di tutto, penso che non ci sia un argomento che non abbiamo affrontato. Arriviamo al momento cruciale... io mi dichiaro ... e lui purtroppo dice che non è innamorato di me. Ho perso 10 anni di vita... lui dice che io sono il suo tutto, che sono la persona con cui sta meglio nella vita, non vuole perdermi, sono al di la dell'amore io per lui, mi dice come farebbe senza di me ecc. Io dopo lo shock iniziale, rimango con lui, non riesco a fare a meno di lui. Siamo gli stessi di prima? lui nel mentre di tutto questo aveva già leggermente frenato ( la paura di coinvolgersi troppo, non si lascia andare a sentimenti... io penso che abbia sofferto per la sua ultima storia), io si ma ovviamente con il freno a mano inserito. Come sto? vivo la storia giorno per giorno... io penso di amarlo ma sto dando meno rispetto a prima.. ho paura, paura che questa volta potrei farmi male ma veramente male. Abbiamo avuto dei giorni di rottura ... per due volte mesi fa.. io l'ho passata male ma credetemi anche lui. io non riesco a capire se è possibile che non sia innamorato... potrebbe essere una sorta di difesa personale? non riconosce l'amore in me? non capisco nulla credetemi... non sono una donna che vive di illusioni e non me ne voglio fare.. vorrei solo capire. Grazie mille a tutti.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL