Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Ansia e sbandamenti

Buonasera volevo un parere se possibile,
Da circa un anno e mezzo soffro di questo senso di sbandamento e difficoltà di coordinazione delle gambe con una pregressa sensazione di ansia, provengo da una forma di attacchi di panico che al momento sono scomparsi facendo una cura con un ansiolitico.
Nell ottobre dello scorso anno avendo questi disturbi mi sono rivolto ad uno psichiatra il quale mi ha dato come cura da prendere Cipralex come inizio 2gg al di e poi aumentare, ho seguito per un m po, ma ho terminato la cura perchè mi dava problemi sulla sfera sessuale mentre sul lato sbandamenti mi sembrave che sortisse qualche effetto pur avendo fatto davvero 2/3 mesi di assunzione.

Pochi mesi fa a seguito di diffusi dolori alla schiena e collo e questi continui sbandamentiho eseguito una RSM colonna lombare dove mi sono stati riscontrate protusioni.
discopatie, una paio di ernie di piccola entità, una tendenza scogliotica a destra, quindi mi sono recato da un neurochirurgo il quale mi ha dato una relativa cura da seguire (cortisone, miorilassanti e codeina per i dolori), che al momento.
non ho eseguito sotto controllo del mio medico di base per causa vacino.

Volevo chiedere gentilmente, se un associazione di problematiche come la mia possono dipendere più dalla psiche con questo senso di ansia che mi porto appresso che mi causano questo senso di instabilità o le mie problematiche fisiche hanno un ruolo più predominante.

So che non siete dei maghi e le valutazioni si fanno con delle visite, ma non so se rivolgermi più ad uno pschiatra, con una relativa ripresa del SSRI o cercare la terapia farmacologica e fisica datomi dal Neurochirurgo.

Grazie a chi vorrà darmi un parere.


Cordialmente

Salve Paolo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto disagio possa generarLe.

Per ciò che concerne la terapia farmacologica migliore, onestamente mi sento di dirLe che sarebbe meglio condividere la questione esclusivamente con il medico prescrivente, figura professionale più competente in materia.

Una cosa comunque è certa: la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la terapia migliore sia quella combinata ossia costituita da farmaco più terapia psicologica pertanto ritengo fondamentale che Lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online, per ulteriori chiarimenti.

Cordialmente, dott FDL