Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Perdita erezione prima del rapporto

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo con una storia diciamo un po' complicata dal punto di vista sessuale. Premetto che non ho avuto molte esperienze sessuali avendo avuto soltanto una partner storica, oltre a quella con la quale attualmente sto, e non ho mai avuto problemi di erezione con la precedente se non negli ultimi attimi della relazione con la quale, complice l'assunzione di un farmaco che mi prescrissero per problemi gastro-intestinali, il levosulpiride, non riuscivo proprio ad avere erezione, nemmeno nei preliminari o nella masturbazione. Avevo perso ogni voglia sessuale. Effettuati i controlli ormonali su suggerimento del mio medico di base e sospesa l'assunzione il problema è rimasto sia nei preliminari che nell'atto. La mia ex partner mi fece sentire enormemente in colpa, allora mi feci controllare da due andrologi i quali esclusero ogni complicanza organica e mi consigliarono l'assunzione di telefil 5 mg a giorni alterni per un mese ma non trovai grande beneficio. Conclusa la relazione, ho conosciuto la mia attuale fidanzata con la quale sto assieme da poco tempo e ho un ottimo rapporto nel complesso, nei preliminari le cose vanno a gonfie vele, ma al momento di effettuare l'atto, mettermi preservativo ecc, perdo totalmente l'erezione e il desiderio sessuale. E sinceramente, nonostante non sia un problema per la mia attuale ragazza, essendo una ragazza molto comprensiva, mi sento enormemente in colpa per questo perchè mi sento di "deluderla". Volevo chiederVi un parere, se potesse essere stato il farmaco a "danneggiarmi" o altro. Cordialmente.

Salve Luca, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio connesso e quanto possa essere impattante nella sua vita quotidiana. Per ciò che concerne il farmaco, ritengo sia meglio esporre la questione al medico che gliel'ha prescritto, figura professionale più competente in materia. Considerando, comunque, l'impatto psicologico di tale situazione ritengo che sia per lei fondamentale richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa divenire sempre più complessa.

Ritengo che un percorso cognitivo-comportamentale possa esserle utile per identificare i pensieri negativi e disfunzionali che mantengono in atto la sintomatologia ed impediscono il cambiamento desiderato.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL