Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Credo di soffrire di agorafobia

Ciao a tutti.
In questo ultimo periodo ho molta paura di stare in mezzo a tanta gente. Spesso quando vedevo dei gruppi di gente mi allontanavo tranquillamente con la mia mascherina sempre che mi copriva naso e bocca. Ma vedere alcune persone che addirittura non la utilizzasse proprio mi metteva un po’ di paura e angoscia. L’ultimo fatto che mi ha spaventato di più è stata una settimana fa quando ero in un negozio di abbigliamento ed essendo il boom degli sconti e sotto natale era pieno di gente. Appena entrata notai la gente ma decisi di farmi forza essendo con mia madre e mia sorella ma per un attimo mi trovai da sola spaesata. Mi guardi intorno e vidi soltanto persone sconosciute e mi girava la testa, poi però notai mia sorella che era vicino a me ( due persone ci dividevano) mi tranquillizzai e decisi di andare anche al piano inferiore anche se chiedevo di fare presto e uscire subito appena possibile. Al piano inferiore era quasi vuoto quindi ciò mi rallegrava. Sono andata in quel negozio per un outfit natalizio e purtroppo ne nel piano superiore che inferiore, nonostante le proposte di mia sorella non i piaceva niente 1 perché veramente non mi piacevano 2 perché non volevo più stare li.
Appena decidiamo di uscire io supero tutti quanti anche non curandomi di chi ho davanti, e una volta uscita mi sono isolata per poter togliere la mascherina poiché mi mancava l’aria. Mia sorella e mia mamma sono uscite subito dopo tranquillizzandomi.
Ps: ho anche molta ansia quando devo andare in autobus da sola. però un paio di volte ci sono riuscita quando dovevo andare a lavorare.

Grazie per avermi letto. Mi scuso per la grammatica poiché mi sto addormentando in piedi.

Salve Giorgia, mi spiace moltissimo per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio sperimentato. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare meglio la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un percorso psicologico cognitivo comportamentale possa esserle utile al fine di identificare i pensieri rigidi, disfunzionali e negativi che mantengono in atto la sintomatologia e le impediscono il cambiamento desiderato.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL