Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Mi piace portare il pannolone, assorbenti e collant
Buongiorno,
mi vergogno molto per quello che scriverò pubblicamente qui, spero in un supporto e consigli su come poter continuare la mia vita futura.
Sono un ragazzo (uomo) che ha 40 anni ormai, ho iniziato da piccolo ad avere la passione per gli assorbenti, usando un asciugamano per fare il lottatore di sumo a 12 anni mi sono eccitato e da li ho iniziato poi a provare gli assorbenti ed a masturbarmi, li prendevo a casa e poi a casa si amici, anche usati.
A seguire crescendo ho avuto una ragazza a 18 anni e l'ho informata della mia passione e con lei ci giocavo, le facevo compagnia quando aveva le sue cose, da li anche la passione per i piedi e collant, mi piaceva di più baciarle i piedi in assorbente e venire che fare sesso, ma tutto è andato bene per 5 anni. Poi mi ha tradito con diversi ragazzi e ho sofferto molto per questa cosa.
A seguire ho scoperto i pannoloni e fatto la pipi addosso, ma li usavo poco a casa e spesso in giro vivendo con i miei genitori, da li via via anche la pupù in giro corredo subito in bagno a cambiarmi, indossando anche i collant ecc.
Vado a periodi, poi quando vengo non provo più piacere e mi passa tutto e spesso butto via tutto.
Ho continuato così per molti anni da solo con la mia passione, non che sia sempre in testa però devo sfogarla ogni tanto.
Ho visto poi dei forum dove ci sono altre persone come me, chattato e condiviso, via via nel web ho visto che ci sono tante cose.
In seguito circa 10 anni fa ho conosciuto la mia attuale compagna e le ho detto della mia passione e lei ha accettato, facendomi indossare i pannolini e assorbenti e facendo anche la pipì e collant.. il tutto procedeva abbastanza regolare compreso il sesso, lei mi diceva di metterlo pure per andare in giro anzi se non ce l'avevo mi chiedeva di metterlo, lei ovviamente non porta e non fa nulla di tutto questo, se non indossare i collant per farmi eccitare.
Lei mi diceva che lo faceva per me perchè ero felice, essendo una persona spesso giù.
Poi 6 anni fa è iniziata convivenza, avendo la possibilità ho iniziato a portarli per giornate intere a lavoro, ecc., anche al mare sotto il costume, ecc... spesso mi trovo a casa da solo per via del suo lavoro, così le mie passioni sono aumentate e vado anche qui a periodi, ora assorbenti, ora pannoloni, ecc., spesso vorrei essere donna per stare con altre donne, ma poi quanto vengo mi passa tutto. Quando sono fuori non ho tutte queste passioni e pensieri e vivo normalmente anche in mezzo agli altri, ma ogni tanto come detto devo sfogarmi e tutto riparte.
Poi negli ultimi 2/3 anni non facciamo neppure più sesso e lei non si mette più i collant per me e preferirei vederla con un altro uomo mentre io le bacio i piedi o la aspetto a casa in pannolino, queste cose gliele ho anche dette e lei sorride e mi dice chi vuoi che trovi. Io per un po' ho resistito al pannolino ed al resto, ma ora mi è ritornata la voglia.
Mi piace stare in assorbente, pannolino e ora mi metto in collant per stare a casa per soddisfare quella parte che mi manca.
Al momento non sto andando in giro come tempo fa, ma quando rimetto il tutto mi sento bene, almeno quelle ore.
Io sono molto metodico, super puntuale arrivo tanto in anticipo, sono perfettino, pulisco metto tutto in ordine come era, son precisino e malato dell'ordine... a casa come detto per via del suo lavoro faccio quasi tutto io: lavo, stiro, pulisco, quasi tutte le faccende di casa, mi sembra di essere una donna e lei l'uomo, questa cosa mi eccita da una parte ma poi la mia maschilità esce e mi da fastidio.
Credo di avere un pò di confusione in testa, mi sento anche in colpa per la mia passione.
Vi chiedo qualche consiglio.
Grazie anche solo per aver letto.
Cordiali saluti.
Salve Maurizio, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso e quanto la situazione sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale potrebbe esserle scuramente utile per identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL