Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Non riesco più a convivere con me stessa
Salve a tutti.
Cerco il vostro aiuto perché so di non poter continuare a vivere così. Una caratteristica di cui vado fiera è la mia ambizione e dedizione, sono una ballerina e attualmente studio a Copenhagen danza contemporanea e classica, ci ho lavorato tanto, ho fatto tantissime “rinunce” per arrivare dove sono ora e sono andata a vivere completamente da sola in Danimarca a 17 anni pur di migliorare siccome è quello che più amo fare nella vita. Sono quasi ossessionata dal volere un bel futuro e ci tengo troppo al mio piano di vita, qualunque persona per me non sarà mai più importante della danza o comunque del mio futuro e questo mi è stato spesso rimproverato “la danza e il tuo piano di vita sono più importanti di me”, a questa affermazione ho sempre detto di si, non per cattiveria ma perché è la realtà. Da piccola (13-14 anni) presa dalla mia giovinezza mi sono fidanzata con un ragazzo più grande di me di 7 anni un po’ trasandato, gli piaceva fare risse, beveva molto e aveva un passato molto doloroso. Il problema è che questo ragazzo, il mio primo ragazzo, mi ha creato molti problemi, mi ha costretta ad avere rapporti con lui un giorno essendo molto ubriaco nonostante supplicassi di fermarsi piangendo, mi ha coinvolta in risse in cui io non c’entravo nulla, mi ha dato un morso sulla guancia una volta lasciandomi il segno per settimane solo perché volevo scappare da lui un giorno in cui era ubriaco e avevo notato che fosse aggressivo, mi ha tradito molte volte, mi chiamava in modi davvero brutti, non potevo uscire senza di lui neanche con le mie amiche e quindi mi ha allontanata da tutti, non potevo vestirmi come volevo. Ci sono stati molti episodi durante il corso di 2 anni di questa orrenda “relazione”, alcuni dei quali neanche li ricordo più perché credo li abbia dimenticati per difendermi da essi.
Ormai sono passati anni e intanto mi sono frequentata con altri ragazzi, alcuni davvero mi volevano bene, altri volevano solo usarmi ma il punto sta nel fatto che io non riesco più a provare sentimenti reali, non soffro neanche, seppur mi accadono cose brutte, io non riesco a star male per più si un’ora, magari piango e mi arrabbio anche in quell’ora ma dopo mi addormento (credo che anche questo sia uno strumento di autodifesa) e quando mi sveglio non ci sto più male. Questo accade in qualunque caso, ache se non c’entra nulla la vita sentimentale…
Ciò però mi porta a fare del male alle persone e me ne rendo conto solo dopo…
Ecco l’unica cosa che mi sta divorando è questa mia apatia o quasi nei confronti di cose che non siano “i miei obbiettivi”, che sono l’unica cosa di cui davvero m’importa…
Aiutatemi se potete…
Salve Eleonora, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso e quanto la situazione sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale potrebbe esserle scuramente utile per identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL