Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Alcuni dubbi sul mio orientamento sessuale stanno diventando vere ossessioni. Cosa posso fare?
Buongiorno a tutti, ho 25 anni e da un po' di tempo ho iniziato a soffrire di pensieri ossessivi riguardanti il mio orientamento sessuale. Prima ero sicuro della mia eterosessualità, poi, qualche mese fa, è successa una cosa che mi ha messo in allarme, ed è la causa scatenante dei dubbi sul mio orientamento sessuale, dubbi che ogni tanto mi riassalgono e diventano vere e proprie ossessioni... Una sera, dopo aver fatto festa con gli amici, ero molto ubriaco e, tornato nella mia stanza, non so cosa mi sia preso ma ho scaricato un'applicazione per chattare con ragazzi omosessuali e bisessuali, e ho partecipato a qualche chat. Così, praticamente dal nulla. La mattina dopo ho pensato "Ma cosa cavolo ho fatto?" e ho subito disinstallato l'app, un po' scioccato e pensando di aver avuto un momento di follia dovuto all'alcol. Ho anche pensato che, vivendo io in una specie di caserma abitata solo da maschi e, causa pandemia, avendo pochissime occasioni di vedere anche solo che delle amiche, in qualche modo il mio cervello abbia sviluppato una curiosità... Poi, però, questa curiosità ha preso il sopravvento e, nell'arco di diversi mesi, è successo che qualche altra volta io sia tornato a far uso di quelle chat. La cosa che mi manda completamente in confusione è che io avevo la profonda sicurezza che non avrei mai voluto davvero concretizzare un appuntamento con le persone con le quali ho scambiato dei messaggi. Vedere un corpo maschile non era per me fonte di eccitazione, e non provo attrazione per gli uomini. A eccitarmi era l' "adrenalina" di chattare con persone sconosciute, ed essere in un mondo del tutto virtuale, in cui in qualche modo era tutto concesso. Non a caso, inizialmente io ero stato spinto dalla curiosità verso siti di incontri per eterosessuali, in un momento della mia vita in cui, a seguito di un incidente, la mia vita sessuale e relazionale era notevolmente ridotta e avevo quindi sviluppato una maggior curiosità verso possibilità di incontri anche virtuali... In un secondo momento, e in particolare dopo quella serata alcolica, è come se il mio cervello mi avesse suggerito di poter provare l' "ebbrezza" di visitare una chat omosessuale. La spiegazione che mi sono dato io è, quindi, che io non sia attratto dagli altri uomini ma che, in quelle occasioni, io sia stato attratto dalla curiosità e dall' "adrenalina" di esplorare qualcosa di sconosciuto e proibito. Tuttavia, non giungo a una conclusione! Anzi, più ci penso e più mi sento insicuro, perché questa storia delle chat mi fa anche sentire in colpa. In questo periodo sto sentendo una ragazza, ma non riesco a essere sicuro di me perché penso "ma io sono lo stesso cha ha fatto uso di quelle maledette chat, che razza di persona sono!" e ho il terrore di svegliarmi un domani, magari sposato con dei figli, e scoprire di essere un omosessuale represso. Io non ho assolutamente nulla contro gli omosessuali, li ritengo persone normalissime e, anzi, stimo molto chi riesce a vivere la propria omosessualità con coraggio! Il mio problema è che non ci capisco più niente. E più ci penso, più mi viene da analizzare la mia vita, e più analizzo più mi sembra di trovare indizi su una possibile omosessualità. Ricordo, per esempio, che da preadolescente fantasticavo, a volte, su degli amici maschi, e una volta ho anche avuto una specie di piccola esperienza con un mio coetaneo...non aveva significato nulla per me, tranne adesso, quando questi dubbi mi hanno assalito. Ricordo anche, in adolescenza e anche dopo, di aver provato eccitazione nella visione di immagini i cui soggetti erano transessuali estremamente femminili ma non operati. Poi però leggo su internet che queste cose possono essere comuni anche tra gli eterosessuali, e quindi non posso arrivare nemmeno alla conclusione di essere un omosessuale represso o latente... Sono arrivato a scavare persino in vaghi ricordi dell'infanzia, e più ci penso più mi vengono dubbi. Quello che so è che, nonostante le fantasie e quella piccola esperienza preadolescenziale, io poi ho provato una naturale attrazione per le donne, e mi sentivo sicuro della mia identità sessuale, pensavo di avere avuto un normale sviluppo ed ero pronto ad affacciarmi alla fase della "giovane adultità" come eterosessuale. Questa storia delle chat mi ha invece aperto una voragine di insicurezza, vorrei non averle mai usate ma non posso, quindi non mi resta che cercare di capire. Inoltre, ho una persistente sensazione di vergogna: so che chattare non è assolutamente paragonabile a un vero rapporto sessuale, però aver fatto uso di chat omosessuali anche esplicite mi fa sentire come se, a livello psicologico, io avessi avuto davvero dei rapporti, e questo mi getta ulteriormente nello sconforto. Per me, mentre chattavo, era una specie di "gioco adrenalinico", mi dava anzi quasi fastidio vedere un corpo maschile, a eccitarmi era la sensazione di "trasgressione", non quello che potenzialmente avrei potuto fare davvero. Però, come dicevo, non ci capisco nulla, perché comunque, da un lato, da quando ho fatto quelle chat mi capita di eccitarmi nel pensare a un rapporto omosessuale, dall'altro lato sono sempre fantasie piuttosto vaghe, mentre se penso concretamente a fare davvero certe cose con un uomo, non mi ci vedo molto, così come in generale non mi sento attratto dagli uomini. Perciò non capisco se la mia sia davvero solo una fantasia o un desiderio represso... Sono un po' spaventato, perché non arrivo a una conclusione e non so più come fare, ho paura che le donne abbiano smesso di piacermi, dopo anni in cui mi sono piaciute sinceramente. Più penso a questa cosa, più mi sembra di dover accettare di rimanere col dubbio, e più mi sento in colpa, più cresce anche la vergogna. Insomma, è normale a 25 anni avere di questi dubbi? È possibile che, dopo essere stato sicuro della mia eterosessualità, io sia potuto "diventare" omosessuale? Le fantasie omosessuali sono davvero comuni anche tra gli eterosessuali? Aver fatto uso di chat omosessuali per provare adrenalina ed eccitazione equivale a essere omosessuali non dichiarati?
Vi ringrazio molto in anticipo per le Vostra risposte.
Salve Filippo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio provocato da questa situazione e quanto possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare strategie utili per identificare e gestire quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL