Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non riesco a provare affetto per nessuno. Come faccio a cambiare?

Buongiorno.
Non ho una storia facile alle spalle, con mia madre morta quando avevo 25 anni di cancro alle ovaie. Mio padre si è risposato subito. I miei si volevano bene ma tutti e due erano molto freddi l'uno con l'altro. Sembrava di fingere di essere in una famiglia piuttosto che esserci veramente. La matrigna si è rivelata essere più accogliente di mia madre alla fine assieme al resto della sua famiglia.
Comunque, mi sono immerso nello studio fino al collo, preso due lauree e ho sviluppato una passione per la scrittura, oltre che per lo studio.
Per quanto riguarda le relazioni, sono un traditore seriale a sangue freddo. In effetti, più che corteggiamenti sembrano partite a scacchi con la donna che ho di fronte.
In effetti, chi mi conosce bene dice che ho la mentalità da giocatore di scacchi.
Va bene, come faccio a provare affetto per qualcuno, o almeno provarci?
Grazie e buona giornata.

Salve Roberto, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana.

Mi spiace molto per il terribile lutto che ha subìto, non deve essere stato facile.

Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

E' molto importante andare oltre la "forma" e cercare di capire il significato di questo atteggiamento da giocatore di scacchi: evidentemente è una forma di protezione da qualcosa che teme possa debilitarla irrimediabilmente.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL