Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Gelosia del passato sessuale (con qualche particolarità)

Soffro di gelosia (invidia?) del passato sessuale della mia compagna, ma il mio caso è un po' differente da quelli già trovati discussi su internet.
Sono un uomo adulto e in tutta la mia vita ho fatto sesso con solo 2 donne, all'interno di relazioni che sono durate parecchi anni. E ho anche iniziato tardi, perché da adolescente ero timido ma soprattutto molto ingenuo.
Entrambe le donne che ho amato, invece, hanno avuto un'adolescenza molto attiva sessualmente, soprattutto nella modalità "mordi e fuggi". Una addirittura ha sfiorato forse un pochino la ninfomania.

La particolarità del mio caso è che:

1) non ho alcun timore di non essere all'altezza o di non essere amato: so per certo che entrambe mi hanno amato più di quanto abbiamo amato i loro ex ma soprattutto, visto che parliamo di sesso, so che anche qualitativamente hanno fatto con me il sesso migliore, godendo di più e anche sperimentando cose che non avevano mai fatto con tutti gli altri!
Non penso nemmeno lontanamente che possano essersi sentite soddisfatte più con gli altri che con me! Non ho affatto questo genere di insicurezza.

2) sono sempre stato certo che non mi tradivano e non mi avrebbero mai tradito. La mano sul fuoco non la metto, magari sono cornuto, ma il punto è che io non ho mai avuto questo timore, ecco.

3) sono sempre stato geloso del loro passato di sesso SENZA AMORE, cioè del sesso per divertimento, MA MAI stato geloso per il loro sesso all'interno di relazioni stabili. Neppure se in queste relazioni hanno vissuto un sesso particolarmente di qualità.

4) un particolare interessante: una mi aveva raccontato di avere anche tradito un ex, e il mio conseguente malessere NON è stato generato dalla paura di poter venire tradito anch'io, NO! bensì dall'incredulità che lei avesse potuto avere il coraggio di riuscire a farlo. Davvero è riuscita a finire a letto con un altro?! Riuscendo a gestire l'emotività, i timori, i sensi di colpa, le emozioni così intense?!
Quando invece io ho avuto anche solo una lontanissima possibilità mi si sono irrigidite le gambe, salivazione azzerata, mattone nella pancia e... sensi di colpa a 1000!

Insomma, autoanalizzandomi direi che più che una gelosia è una "invidia" e anche un po' un... uno "stupirmi" per quella disinvoltura che io non ho mai avuto.
Sicuramente queste stesse donne, a 18 anni, mi avrebbero scartato e sarebbero finite a fare sesso col maschio alfa di turno, esattamente come è successo con le altre.
Io avevo appena smesso di giocare coi soldatini e vedevo le ragazze come "difficili" (e in parte ho avuto la sfortuna di conoscerle davvero così), mentre nello stesso periodo storico loro ci davano dentro allegramente. Loro realizzavano le fantasie con gli altri, mentre a me non restava che MASTURBARMI E RESTARE VERGINE per anni.

Non sono geloso di esperienze che ho avuto anch'io (quelle fatte in tarda età e anche con sentimento), MA SOLO DI QUELLE CHE A ME MANCANO.
Per assurdo adesso potrei anche andare con molte donne, ma mi resta sempre quella mancanza legata alla mia adolescenza sprecata nell'ingenuità.

In conclusione capisco che non si possa fare niente: il passato è passato e la macchina del tempo non esiste. Ma passo troppo tempo a rimuginare, a sentirmi sempre quel ragazzino sfigato.
Quel ragazzino sfigato non mi mollerà mai. Ci soffrirò anche quando all'ospizio mi fidanzerò con una qualche vecchietta :)

Salve Francesco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL