Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Figlio adulto comportamento anomalo
Ho un figlio di 30 anni, da qualche tempo urla tutta la sua rabbia con frasi irripetibili sulle donne perché, secondo lui, non lo considerano, mentre sistiene che è un suo diritto avere una ragazza e che non può stare senza solo perché nessuna lo vuole.
Urla dalla finestra della sua camera parolacce verso le donne in generale definendole poco di buono e augurando loro di morire di cancro.
Abbiamo provato a parlargli ma non ascolta nessuno, ne me, ne suo padre, ne sua sorella.
La sua vita finora è stata solo di scelte facili, voleva un lavoro vicino a casa per non sprecare tempo negli spostamenti, perché fondamentalmente non gli interessa nessun lavoro in particolare.
Adesso è a casa da ottobre perché non ha voluto vaccinarsi e non ditemi che dovevo insistere perché non è una risposta. Come fai a chiedergli di fare qualcosa quando lui non ci pensa proprio e continua a modo suo? Come si fa a fargli capire che deve essere lui a muoversi perché non può aspettare che qualcuno lo venga a salvare? Tanto lui non ti ascolta nemmeno. Continua a dire cose che ci hanno messo in imbarazzo anche con i vicini che hanno figli piccoli.
Io adesso mi sono proprio stancata, devo trovare una soluzione che ad oggi non so quale sia.
Salve Elena, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare suo figlio e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lui possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che gli impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarlo a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essergli utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL